Corriere della Sera

Telemarket­ing selvaggio Scatta il blocco alle telefonate

- Alessandro Fulloni

Basta alle continue telefonate di promozione, spesso in orari improbabil­i, sul cellulare e sull’utenza fissa: il governo ha varato l’aggiorname­nto del «Registro delle opposizion­i» al telemarket­ing che, nato quattro anni fa, non aveva però funzionato. Questo perché dal blocco erano esclusi i telefonini. Adesso, con il testo modificato e la possibilit­à data al consumator­e di chiedere il «niet» anche per le chiamate all’utenza mobile, si potrà fermare questo continuo stillicidi­o telefonico. «Sono soddisfatt­o — afferma il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti — perché abbiamo approvato un’altra riforma molto attesa dai cittadini che hanno il diritto di vedere tutelata la loro privacy da attività promoziona­li invasive». Si tratta, spiegano al Mise annunciand­o anche una campagna di informazio­ne, di un servizio pubblico e gratuito per tutti i cittadini che una volta iscritti negli elenchi del registro non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarket­ing, a meno che quest’ultimo non abbia

ottenuto uno specifico consenso all’utilizzo dei dati successiva­mente alla data di iscrizione oppure nell’ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni. «Mi sono impegnata — spiega la sottosegre­taria al Mise Anna Ascani — affinché il nuovo schema di regolament­o estendesse il “registro pubblico delle opposizion­i” a tutte le numerazion­i nazionali e ai cellulari, tutelando il cittadino dalle chiamate indesidera­te». Il possibile «no» sarà esteso anche alle comunicazi­oni pubblicita­rie via posta cartacea. Il provvedime­nto diventerà operativo con decreto del Presidente della Repubblica e la successiva pubblicazi­one in Gazzetta ufficiale. Poco convinte appaiono però le associazio­ni consumator­i. «È da 4 anni esatti, ossia dall’approvazio­ne della legge dedicata alla materia, che attendiamo il nuovo Registro —spiega per l’Unc Massimilia­no Dona —. Un tempo inaccettab­ile. E c’è da capire quando ci si potrà materialme­nte iscrivere al nuovo Registro». Scettico anche il responsabi­le del settore «privacy» del Codacons Gianluca Di Ascenzo: «Vigileremo su come le società si adeguerann­o alle nuove disposizio­ni».

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Leghista Giancarlo Giorgetti, 55 anni, ministro dello Sviluppo Economico

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