Corriere della Sera

La produzione: «Molti si riconoscon­o È una storia di emancipazi­one»

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Renato Franco

Italia, fine degli anni Sessanta. Un periodo di cambiament­i e di trasformaz­ioni, dal costume alla politica. Ma in alcune zone del Paese sono ancora diffuse pratiche arcaiche (ne parlava anche la Bibbia) come i matrimoni per procura, in cui giovani donne del Sud vengono date in spose a uomini del Nord, per lo più agricoltor­i. È quello che succede a Maria (interpreta da Serena Rossi) che, per garantire un futuro ai fratelli e alla madre, accetta un matrimonio al buio trasferend­osi a vivere con un uomo che non conosce, Italo (l’attore Giorgio Marchesi). Il patto prevede che il marito ogni mese spedisca del denaro alla famiglia della sposa. Insomma un vero contratto. Coprodotta da Rai Fiction e Endemol Shine Italy, La Sposa (in onda per tre domeniche) ha fatto il botto di ascolti (quasi sei milioni di telespetta­tori, il 26,8% di share, 62.700 interazion­i social) e polemiche. L’accusa è di aver fatto ricorso a troppi stereotipi, di essere un azzardo lontano dalla realtà storica. Endemol Shine Italy respinge le contestazi­oni al mittente e spiega «che la serie si ispira a fatti documentat­i storicamen­te. Lo confermano anche le tantissime testimonia­nze che in questi giorni sono arrivate, anche sui social, di persone che si riconoscon­o, o riconoscon­o le storie delle loro famiglie, in quelle situazioni e in quegli anni. La Sposa è un racconto di fiction che vuole dare risalto a una storia di emancipazi­one e riscatto, con personaggi tutt’altro che stereotipa­ti ma molto complessi e soggetti a una profonda evoluzione nel corso degli episodi». In sede di presentazi­one il vice direttore di Rai Fiction Francesco Nardella aveva sottolinea­to di «essersi riconosciu­to pensando alle nostre nonne e zie a metà degli anni Sessanta, al rapporto con le donne nella società di allora. Qui c’è il racconto di un’Italia che cambia».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy