«Caro Celestino, organista e storico, ci mancherai»
Siamo afflitti dopo la morte del nostro caro fratello maggiore Celestino, fiaccato da una malattia che l’ha indebolito fino a portarcelo via il 3 gennaio, all’età di 82 anni. Celestino era speciale. Il suo precoce talento musicale fu individuato a 11 anni d’età dal suo maestro mons. Luciano Migliavacca. A 12 anni saliva sull’organo per accompagnare le varie funzioni religiose; da allora non ha mai smesso di suonare. Per lui, quel suo strumento assumeva quasi una dimensione umana, era un prolungamento di se stesso, tanto amava suonarlo. Ha trasmesso a chi lo ascoltava il senso del servizio liturgico curato e preciso, sottolineando con sottofondi personalissimi i momenti di raccoglimento e dirigendo la Corale parrocchiale con fervente passione. Ha amato il paese in cui è nato e vissuto, appassionandosi alle ricerche storiche fino a scrivere il libro nel 1979 «Storia di Misinto con note storiche su Le Groane», seguito da altri aggiornamenti. Inoltre, nel 1999, le Edizioni Carrara di Bergamo hanno pubblicato una sua trascrizione musicale di brani inediti del ‘500, dal titolo «Primo Libro de Canzoni da sonare di A. Mortaro». Ciò costituì una delle più grandi soddisfazioni della sua vita! Coltivare le sue passioni non gli ha mai impedito di portare avanti per trent’anni il suo lavoro d’insegnante di materie letterarie alla scuola media di Rovellasca, lasciando nei suoi alunni un ricordo indelebile. Il vuoto che ci ha lasciato lo riempiremo col ricordo costante del suo amore per noi, l’attaccamento alla famiglia, le sue grandi passioni, la sua saggezza, i suoi insegnamenti...
Ciao Celestino, starai con noi, in modo diverso, ma per sempre!