Rapinato e violentato a 17 anni: arrestati due ragazzi
Roma, la denuncia di un giovane: «Costretto a portarli a casa mia». La madre: anch’io abusata
Se non sono spariti nel nulla è anche merito del padre della vittima. È stato lui a tracciare il percorso fatto dallo smartphone sottratto al figlio 17enne e a comunicare alla polizia la posizione dell’apparecchio: via dell’Amba Aradam, a San Giovanni. Lì, sabato notte, è finita la fuga di due tunisini di 17 e 18 anni, fermati dagli agenti dei commissariati Viminale e Sant’Ippolito, e accusati di concorso in violenza sessuale e rapina aggravata. Sarebbero stati loro ad aggredire, poco dopo l’una, in una strada di Centocelle,
il coetaneo che stava andando a riprendere la microcar, a costringerlo a portarli a casa sua, a Casal Monastero, periferia est della Capitale, e a spingerlo a subire un rapporto sessuale, per poi allontanarsi con 200 euro che gli hanno fatto prelevare al bancomat.
Una storia di abusi nella quale sarebbe stata coinvolta anche la madre 40enne del minore, che si trovava in casa e che a sua volta sarebbe stata seviziata. È quello che i due hanno denunciato alla polizia che ora cerca i complici dei fermati, visto che in un primo momento il 17enne sarebbe stato aggredito da più di due persone. Ma il padre, che era al lavoro, si è messo subito sulle loro tracce e ne ha bloccato la fuga.
Una vicenda ai margini della malamovida romana, sempre più violenta e in mano a bande di ragazzini che imperversano nei rioni: un mese fa, a San Lorenzo, altri due 17enni hanno accoltellato quattro ragazzi molto più grandi di loro, prima importunati per il taglio dei capelli e il modo di vestire, quindi colpiti senza pietà davanti ai pub. Da quel momento la polizia ha cambiato strategia e nel rione non è successo quasi più nulla, ma l’allarme baby gang, sull’impronta di quanto accade anche a Milano, è scattato: il prefetto Matteo Piantedosi ha convocato per i prossimi giorni un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Non si escludono rafforzamenti delle vigilanze notturne, in vista della primavera.
La storia di Casal Monastero, quartiere non lontano da San Basilio, roccaforte dello spaccio, riporta alla mente quella avvenuta a Milano, fuori dalla fermata metro di Porta Romana, dove un minorenne ha subìto abusi di giorno in un vicolo sotto la minaccia di un coltello da un 17enne dell’Est Europa. E sempre con un coltello sabato notte due ragazzi sono stati feriti a collo e braccia in piazza di San Calisto, nel cuore della movida trasteverina, da un 19enne cileno sotto effetto di sostanze stupefacenti e forse alcolici, poi arrestato dalla polizia.