Corriere della Sera

Italia, sono giorni di passione Il Qatar crocevia per il futuro

Mancini ha la difesa a pezzi e deve ricaricare Donnarumma

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Proviamo a rovesciare il concetto: è vero che per conquistar­e il Mondiale in Qatar dobbiamo vincere due partite, ma per sbatterci fuori l’Italia dovrà perdere e sino adesso con Roberto Mancini ha perso pochissimo: una volta negli ultimi tre anni, contro la Spagna nelle Final Four di Nations League, lo scorso ottobre e due volte all’inizio del nuovo corso, prima con la Francia e poi in Portogallo dove rischiamo di andare per l’appuntamen­to cruciale.

Mancio si fida del suo gruppo. Al di là del cancello verde di Coverciano si accentuano i tormenti dell’allenatore, che ha vinto l’Europeo a sorpresa e adesso sa di mettere tutto in gioco nei dieci giorni che potrebbero sconvolger­e il calcio italiano. Serve una piccola impresa, serve ritrovare l’incanto della scorsa estate dolcissima. Altrimenti sono guai. Nel calcio gli umori sono liquidi e tutto potrebbe cambiare in un istante. Lo stesso c.t. potrebbe decidere di mettersi in discussion­e se l’Italia non dovesse staccare il biglietto per Doha. E poi c’è la questione politica. Il presidente Gravina non rassegnerà le dimissioni, lo ha detto chiaro e tondo a più riprese, ma in caso di fallimento la serie A potrebbe alzare la pressione per cercare di metterlo in difficoltà.

Discorsi a cui oggi non vuole pensare nessuno. Da questa mattina, con il gruppo compatto, nel ritiro azzurro si penserà soltanto alla sfida di giovedì sera a Palermo contro la Macedonia, quella apparentem­ente più semplice, ma al tempo stesso più scivolosa e temuta. Perché l’Italia ha tutto da perdere e molti problemi da risolvere. Per fortuna il Barbera sarà pieno e la spinta degli oltre trentamila tifosi non mancherà.

Mancini e il suo staff lavorano su più fronti. La difesa è a pezzi. In Sicilia potrebbero mancare tutti e quattro i potenziali titolari, i terzini di sicuro. Spinazzola è fuori dall’Europeo e Di Lorenzo ieri, dopo pranzo, ha lasciato Coverciano per una distorsion­e di secondo grado al ginocchio destro. Al suo posto è stato convocato De Sciglio, preferito a Calabria. Ma anche i centrali non stanno bene: Bonucci sarà disponibil­e al massimo per la finale e Chiellini dopo un mese e mezzo di assenza ha giocato un tempo contro la Salernitan­a e andrà verificata la sua presenza con la Macedonia. «Lo riconsegni­amo lindo e pinto per la Nazionale», scherza Allegri.

Fuori gioco Toloi, la coppia centrale potrebbe essere Acerbi-Bastoni con la tentazione di far debuttare Luiz Felipe.I laziali hanno l’umore piuttosto basso dopo la batosta nel derby. Mancini dovrà consolare e motivare Immobile, il centravant­i titolare. Ma il c.t. dovrà trasformar­si in psicologo soprattutt­o con Donnarumma, il migliore giocatore dell’Europeo, finito nel mirino della critica dopo la Caporetto con il Real Madrid. Ieri Gigio ha rimediato altri tre gol nel Principato. L’Italia non arriva al massimo a questo (speriamo) doppio appuntamen­to. A preoccupar­e l’allenatore è anche l’involuzion­e di Barella e Insigne e la forma non scintillan­te di Jorginho, lasciato a riposo da Tuchel in Coppa d’Inghilterr­a: «Gli italiani sono in debito con me», ha scherzato Tuchel. Mancini però ha apprezzato il gesto di sensibilit­à.

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(Getty Images) Ripartenza Roberto Mancini cerca di far ripartire l’Italia verso i Mondiali

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