Corriere della Sera

Inter, crisi di paura Il futuro di Inzaghi si gioca in un mese

- Guido De Carolis © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La corrente si è staccata il 5 febbraio, quel giorno l’Inter ha perso derby e certezze. L’involuzion­e non è irreversib­ile, ma Simone Inzaghi ancora non riesce a rialzare una squadra in affanno. «Mancano serenità e spensierat­ezza», ha detto D’Ambrosio. E mancano i punti: 7 in 7 partite, meno del Cagliari. Il Milan è scappato, il Napoli è avanti, la Juve a una lunghezza, con lo scontro diretto in casa dopo la sosta.

L’Inter ha dilapidato un patrimonio, ha un ritardo di 14 punti sulla passata stagione, al netto del recupero con il Bologna. Inzaghi ha seguito il binario di Conte, si è incartato strada facendo. La lotta scudetto è ora difficile, non compromess­a. L’Inter però non è più padrona del suo destino, deve sperare in una frenata di Milan e Napoli.

Quando Inzaghi è arrivato l’obiettivo non era lo scudetto, ma centrare gli ottavi di Champions (l’ha fatto e non era scontato), entrare nelle prime quattro e provare a vincere la Coppa Italia, traguardo possibile. Il tecnico è in linea con le richieste, ma pesa aver rimesso in discussion­e uno scudetto avuto in pugno fino al 75’ del derby. In un momento di difficoltà serve coraggio. Occorreva a Liverpool sull’1-0, andava speso Dzeko nel finale, e contro la Fiorentina, dove era meglio non richiamare in panchina Dzeko e Lautaro insieme. Un peccato è non aver trovato una variazione tattica per sostituire Brozovic. Qui c’è un concorso di colpa con società e proprietà, si torna all’estate. Incassati 185 milioni sarebbe stato giusto reinvestir­e su un attaccante di spessore, facendo uno sforzo da 80 milioni per Vlahovic o, quantomeno, bisognava assicurars­i un vice Dzeko più economico, c’erano Zapata e Belotti disponibil­i, e non puntare l’unica fiche da 30 milioni su Correa, buon giocatore ma meno funzionale. Non era urgente a gennaio Gosens, ottimo per il futuro, un di più oggi. Dopo la Juve il calendario può dare una mano a ripartire, ma con una sconfitta allo Stadium il divario rischia di essere incolmabil­e. In quel match passa la stagione dell’Inter. Inzaghi non deve sbagliarlo, si gioca tutto nel prossimo mese, anche la permanenza.

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(LaPresse) In difficoltà Simone Inzaghi, 45 anni

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