Boeing precipita: 132 vittime Il mistero del jet in picchiata
Il disastro in Cina. Le ipotesi: guasto tecnico o gesto intenzionale del pilota
Quaranta secondi prima di schiantarsi il Boeing 737-800 di China Eastern Airlines ha tentato in extremis di evitare l’impatto riprendendo quota. Non è bastato. Subito dopo il velivolo con a bordo 132 persone (123 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio) è finito in picchiata contro le colline di bambù e alberi a quasi 700 chilometri orari di velocità disintegrandosi a sud di Wuzhou alle 14.22 e 45 secondi locali (7.22 in Italia).
È questo uno dei dettagli che gli investigatori cinesi e statunitensi dovranno decifrare per capire cosa abbia provocato uno dei più grandi disastri dei cieli del gigante asiatico e il primo dal 2010.
Il presidente cinese Xi Jinping si è detto «sconvolto» per l’incidente e ha chiesto di impiegare «tutti gli sforzi possibili» per «organizzare la ricerca e il salvataggio, gestire le conseguenze, rafforzare le indagini sui potenziali rischi per la sicurezza nell’aviazione civile e garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni». China Eastern — in questi giorni la principale compagnia del Paese e sesta nel mondo per voli programmati — ha deciso di mettere a terra gli altri 101 Boeing 737-800 nella flotta in attesa di capire di più sulla tragedia.
Il Boeing 737-800 decolla da Kunming alle 13.11 con destinazione Guangzhou dove è atteso alle 15.05. Secondo il centro meteorologico nazionale alle 14.15 sul luogo dell’incidente il tempo è nuvoloso ma non piove, la temperatura di 30 gradi centigradi, il vento soffia a 19 chilometri orari e la visibilità è di 16 chilometri. Alle 14.16 l’aereo procede a una quota di «crociera» di 8.870 metri e a 843 chilometri orari. Ma alle 14.20 e 59 secondi i dati grezzi raccolti da Flightradar24 mostrano che il velivolo ha perso in sedici secondi oltre 600 metri di quota. La caduta prosegue, sempre più ripida, tanto che il Boeing arriva a precipitare di quasi 109 metri al secondo (a 2.263 metri). Poi però riguadagna quota per altri dieci secondi, raggiunge i 2.621, ma poi punta di nuovo col muso verso terra dove si schianta pochi secondi dopo.
Cosa può essere successo? Gli addetti ai lavori invitano a non giungere a conclusioni in assenza di prove. Le informazioni cruciali potranno fornirle soltanto le scatole nere (una che registra gli audio dei piloti, l’altra che memorizza tutti i parametri del volo). Sulla base dei valori raccolti — e incrociandoli con un video che mostra gli ultimi secondi del jet cinese — due piloti di Boeing 737 consultati dal Corriere spiegano che «per scendere a quelle velocità variometriche le spiegazioni di solito si riducono a due: o un problema tecnico grave oppure un gesto intenzionale di chi era in cabina di pilotaggio». Il velivolo, infatti, non sembra compiere alcuna «spirale» mentre scende in verticale.
Negli ultimi anni la Cina ha fatto molti passi avanti nella sicurezza aerea: secondo Aviation Safety Network l’ultimo incidente mortale risale al 2010 quando un Embraer E190 di Henan Airlines con 96 persone a bordo si è schiantato uccidendone 44.
China Eastern è una delle compagnie principali della Cina e prima del Covid molto presente in Europa. I dati forniti dalla piattaforma Cirium mostrano che l’aereo caduto era in attività dal 22 giugno 2015, aveva alle spalle 17.708 ore di servizio e 8.734 decolli e atterraggi.
Il Boeing 737-800 — da non confondersi con il successore 737 Max — è uno dei due velivoli più popolari utilizzato per i voli di durata breve e media (ce ne sono oltre 4.200 nel mondo). L’altro modello, e diretto rivale, è l’Airbus A320. In questo periodo il 22% dei voli viene operato con un A320, il 19% con un Boeing 737-800.
I disastri in fase di crociera vengono ritenuti eventi rari anche perché di solito gestiti dal pilota automatico. Boeing calcola che dal 2011 al 2020 solo il 13% degli incidenti, cioè meno di uno su otto, è avvenuto durante questa fase.