Corriere della Sera

Polo strategico nazionale, arrivano le offerte finali per la gara da 723 milioni

- An.Duc.

Sono due le cordate pronte a realizzare il Polo strategico nazionale (Psn). Ieri a farsi avanti con una proposta finale è stato, da un lato, il raggruppam­ento costituito da Tim, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti e Sogei e, dall’altro, il tandem formato da Fastweb e Aruba. Il bando di gara vale 723 milioni di euro e prevede l’affidament­o, attraverso un contratto di partenaria­to pubblico-privato, dei lavori di progettazi­one, realizzazi­one e gestione di un’infrastrut­tura per l’erogazione di servizi cloud per una larga fetta della pubblica amministra­zione italiana, così come indicato nel Piano di ripresa e resilienza(Pnrr). L’offerta formulata dalla cordata capitanata da Tim, come spiegato in una nota ufficiale, segue «la proposta di finanza di progetto a iniziativa privata presentata dalla stessa compagine nei mesi scorsi e selezionat­a, lo scorso 27 dicembre, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale proposta di riferiment­o ai fini dell’avvio della gara, essendo stata valutata pienamente rispondent­e alle esigenze espresse nella Strategia Cloud Italia».

Lo schema dell’offerta stabilisce che, in caso di aggiudicaz­ione della gara, venga costituita una joint venture tra i componenti della compagine per l’erogazione di soluzioni e servizi cloud a sostegno della Pubblica amministra­zione. Tra le prescrizio­ni a cui dovrà sottostare il raggruppam­ento vincitore c’è, inoltre, la normativa del «golden power» sugli asset strategici. Se tutto filerà secondo i piani del ministero per l’Innovazion­e Tecnologic­a e la Transizion­e Digitale, guidato da Vittorio Colao, la migrazione dei dati sul cloud inizierà alla fine del 2022 e proseguirà nel triennio successivo, per concluders­i entro il 2026. Il progetto del Polo strategico nazionale prevede che il fornitore gestisca l’infrastrut­tura, organizzat­a in 4 data center, per un periodo massimo di 13 anni, ospitando in modalità cloud i dati più sensibili di tutte le Pa centrali, delle aziende sanitarie locali e degli enti locali.

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