QC, le terme italiane aprono a New York: investiti 45 milioni
Il ceo Varni: l’America offre infinite possibilità
QC Terme, la catena italiana di spa e resort, è pronta a sbarcare oltreoceano. All’inizio di marzo ha aperto a New York il primo centro negli Stati Uniti e, stando alle parole del ceo per lo sviluppo e i corporate affairs del gruppo, Francesco Varni, anche «un punto di partenza per ampliare il nostro mercato. L’America offre infinite possibilità, essere a New York significa essere al centro del mondo».
La nuovissima struttura si trova a Governors Island, un’isola nel porto della Grande Mela, compresa nel quartiere di Manhattan, in un ex complesso militare trasformato, con un ambizioso progetto in collaborazione con le istituzioni locali, in una grande area benessere con quasi 4 mila ettari di parco e tre edifici vittoriani che affacciano sui grattacieli della città. «È stato un investimento importante ed estremamente complesso — racconta Varni —. Abbiamo partecipato a una gara pubblica tra il 2013 e il 2014 e ci siamo aggiudicati gli immobili con un progetto effettivamente made in Italy, con l’aiuto di collaboratori locali per tradurre in linguaggio tecnico americano quello che QC Terme offre in Italia. C’è voluto molto tempo, con le problematiche legate al Covid siamo stati costretti a interrompere il piano, ma finalmente nel 2022 siamo giunti all’apertura». Le difficoltà legate alla pandemia, che, come è risaputo, ha colpito in modo più gravoso il settore del turismo, termale e dell’experience economy, sembrano superate e un importante traguardo della strategia di internazionalizzazione di QC Terme è stato raggiunto. «Abbiamo impiegato circa 50 milioni di dollari (poco più di 45 milioni di euro ndr) per interventi suddivisi in due fasi — ha continuato Varni —. Una prima parte è stata realizzata e consiste nella day spa con vista su Manhattan. Le vasche interne, invece, sono prossime all’apertura, ma già in questi primi weekend abbiamo ricevuto ottimi segnali di apprezzamento». Il centro di New York è l’undicesimo del gruppo, che ne conta altri nove in Italia e uno a Chamonix, in Francia. «Stiamo provvedendo a fare scouting per nuove location francesi, in Costa Azzurra o Provenza e magari Parigi», conclude Varni.