Perlego per lo studio La «Spotify dei libri» a quota 400 mila
Gli abbonati della piattaforma. In un anno +450%
È soprannominata la «Spotify dei libri» e il perché è semplice: «Il modello riconduce alla piattaforma musicale, in cui l’utente ha la possibilità, tramite pagamento di un abbonamento, di accedere illimitatamente a tutti i contenuti» spiega Luigi Lavizzari, country manager Italia di Perlego, piattaforma internazionale di abbonamento «allyou-can-read» di libri accademici. Perlego ha da poco chiuso un round di finanziamento di serie B da 50 milioni di dollari, guidato da Mediahuis Ventures, società di venture capital del gruppo Mediahuis, con la partecipazione di Raine Ventures, la divisione di venture capital di Raine Group e Evli Growth Partners.
Fondata nel 2017, Perlego si pone l’obiettivo di rendere l’istruzione più accessibile fornendo agli studenti universitari un accesso illimitato ai contenuti e agli strumenti di studio. E gli studenti hanno riconosciuto i vantaggi della piattaforma che conta oggi 400 mila abbonati da più di 6.000 istituzioni in 172 paesi, il 40% negli Stati Uniti. Solo nell’ultimo anno, Perlego ha registrato una crescita degli abbonati del 450%. «Dal 2017 abbiamo raccolto circa 65 milioni di dollari, ma lo spazio di crescita è ancora molto grande — commenta Lavizzari —; ci sono 200 milioni di studenti universitari nel mondo a cui manca l’accesso alle risorse di apprendimento. Mentre molto del sapere nel mondo è stato democratizzato grazie a internet, i contenuti accademici rimangono ancora proibitivi per molti. Risolvere questo problema richiede grandi ambizioni e con ciò anche importanti investimenti. Altri round sono quindi probabili». A oggi Perlego offre oltre 800 mila titoli in sei lingue da 5.000 dei principali editori mondiali come Cengage, Routledge, Cambridge University Press e Harvard University Press. Nel 2021, Perlego ha ampliato la sua libreria del 166%, rendendola la più grande al mondo disponibile in abbonamento. «Gli editori hanno accettato Perlego e il suo modello di business per diversificare i loro canali di vendita:li aiutiamo a ridurre gli effetti della pirateria online e dell’usato, recuperando le vendite perse che pesano sulla filiera 528 milioni all’anno».