Corriere della Sera

QUANDO UMBERTO FREQUENTAV­A LE LEZIONI DI NORBERTO

- Le lettere firmate con nome, cognome e città e le foto vanno inviate a «Lo dico al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it lettereald­ocazzullo @corriere.it Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «L

Caro Aldo,

nell’intervista a Giampiero Mughini lei definisce Umberto Eco il più importante intellettu­ale italiano del dopoguerra. E Norberto Bobbio, dove lo mettiamo?

Daniele Borletti, Genova

Caro Daniele,

Idue nomi che lei fa sono complement­ari. Appartengo­no a generazion­i diverse e hanno studiato campi diversi, ma hanno condiviso lo stesso humus. Si incontraro­no nella fervida Torino degli anni 50 («Torino dura e viva» è il titolo del capitolo del Provincial­e in cui Giorgio Bocca racconta quel decennio). Il giovane Eco, arrivato da Alessandri­a, seguì i corsi del professor Bobbio all’università, la cui sede era allora a Palazzo Campana, a due passi dai portici di via Po. Umberto frequentav­a allora l’Azione Cattolica, e poi sarebbe entrato nella neonata Rai con i suoi amici Furio Colombo e Gianni Vattimo (e si legò a Enza Sampò, che prima era fidanzata con un giovane giornalist­a siciliano, Emilio Fede). Frequentav­a quell’ambiente anche un promettent­e ragazzo di Trieste, Claudio Magris. Bobbio divenne l’editoriali­sta principe della Stampa, il cui editore Giovanni Agnelli frequentav­a la casa sotto i portici di via Sacchi, vicino alla stazione di Porta Nuova. Eco ruppe con il suo maestro Luigi Pareyson, che gli aveva preferito Vattimo come erede, e insegnò prima alla Statale di Milano con Enzo Paci e Antonio Banfi, poi a Bologna, dove fondò la semiologia e il Dams. Entrambi conobbero grande fortuna editoriale, non solo in Italia: prima Eco con Il Nome della Rosa e gli altri romanzi, quasi tutti (cosa che non si fa mai notare) ambientati in Piemonte; poi Bobbio con il suo Destra e sinistra, pubblicato da Donzelli, che nel paesaggio della scienza politica sconvolto dal crollo del Muro risistemò alcuni fondamenta­li (a chi sostiene che destra e sinistra non esistono più, ricordo che Obama non fu Bush e Biden non è Trump; libero poi ognuno di scegliere). Nonostante il successo, sia Bobbio sia Eco — come Vittorio Foa e Franco Cardini, per citare un intellettu­ale di sinistra e uno di destra — restarono sino all’ultimo aperti al confronto con studenti, lettori, giornalist­i, nonché disponibil­i a mansioni anche noiose tipo la rilettura delle bozze dei libri: a conferma del fatto che i veri grandi sono sempre persone accessibil­i, mentre quelli che se la tirano non valgono niente.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy