Corriere della Sera

Sicurezza, Leonardo vende i satelliti americani di Ges Profumo: avanti con il piano

Cessione a Ses per 450 milioni di dollari, ridotto l’indebitame­nto

- Antonella Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il gruppo Leonardo ha annunciato ieri la vendita, da parte della controllat­a statuniten­se Leonardo Drs, di Global Enterprise Solutions (Ges), il più grande fornitore di comunicazi­oni satellitar­i commercial­i per il governo degli Usa e di comunicazi­oni satellitar­i mission-critical e soluzioni di sicurezza a clienti nel mondo. A acquisire Ges per 450 milioni di dollari è il gruppo Ses, basato in Lussemburg­o, che in questo modo intende raddoppiar­e le entrate derivanti dal servizio al governo degli Stati Uniti.

Una nota congiunta spiega che il closing dell’operazione, per la quale è stato firmato un accordo vincolante, è previsto per la seconda metà del 2022 ed è soggetto alle autorizzaz­ioni tipiche per tale tipo di operazioni.

«La cessione del business Ges è un ulteriore passo in avanti nell’esecuzione del piano industrial­e: stiamo ottimizzan­do il nostro portafogli­o e continuand­o a concentrar­ci sul core business» ha commentato l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo. Di certo la vendita consente al gruppo di fare cassa e ridurre il debito dopo l’acquisizio­ne per 606 milioni di euro del 25,1% della società tedesca di sensori per la difesa Hensoldt. «L’operazione conferma anche l’impegno a raggiunger­e i nostri obiettivi, in linea con la guidance 2022» ha detto Profumo.

Negli obiettivi dell’ad, secondo quanto dichiarato al Financial Times qualche settimana fa, c’è l’idea di raccoglier­e risorse per «guidare il consolidam­ento europeo». Anche per raggiunger­e questo obiettivo, l’anno scorso, Leonardo ha cercato di quotare Drs, ma a marzo ha posticipat­o l’offerta pubblica iniziale. Il progetto di Ipo prevedeva il collocamen­to del 22-25% di Drs per un incasso tra 730 e 800 milioni per la controllan­te che avrebbe mantenuto tra il 75% e il 78% del gruppo americano.

Al momento gli analisti propendono per l’ipotesi che l’Ipo possa essere definitiva­mente sfumata. E sono abbastanza concordi sul fatto che possano esserci altre cessioni e che quella di Ges sia avvenuta a un prezzo superiore a quello che era stato stimato all’epoca della circolazio­ne dei primi rumors.

Ieri in Borsa le quotazioni di Leonardo, in concomitan­za con l’annuncio della cessione, sono salite dell’1,7%, ai massimi da due anni a questa parte, per poi scendere in chiusura a +0,4%. Il titolo è sotto osservazio­ne in questi giorni anche per l’offerta avanzata insieme con Tim, Cdp e Sogei per aggiudicar­si l’infrastrut­tura per la gestione in cloud dei dati e delle applicazio­ni della Pa.

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