Sicurezza, Leonardo vende i satelliti americani di Ges Profumo: avanti con il piano
Cessione a Ses per 450 milioni di dollari, ridotto l’indebitamento
Il gruppo Leonardo ha annunciato ieri la vendita, da parte della controllata statunitense Leonardo Drs, di Global Enterprise Solutions (Ges), il più grande fornitore di comunicazioni satellitari commerciali per il governo degli Usa e di comunicazioni satellitari mission-critical e soluzioni di sicurezza a clienti nel mondo. A acquisire Ges per 450 milioni di dollari è il gruppo Ses, basato in Lussemburgo, che in questo modo intende raddoppiare le entrate derivanti dal servizio al governo degli Stati Uniti.
Una nota congiunta spiega che il closing dell’operazione, per la quale è stato firmato un accordo vincolante, è previsto per la seconda metà del 2022 ed è soggetto alle autorizzazioni tipiche per tale tipo di operazioni.
«La cessione del business Ges è un ulteriore passo in avanti nell’esecuzione del piano industriale: stiamo ottimizzando il nostro portafoglio e continuando a concentrarci sul core business» ha commentato l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo. Di certo la vendita consente al gruppo di fare cassa e ridurre il debito dopo l’acquisizione per 606 milioni di euro del 25,1% della società tedesca di sensori per la difesa Hensoldt. «L’operazione conferma anche l’impegno a raggiungere i nostri obiettivi, in linea con la guidance 2022» ha detto Profumo.
Negli obiettivi dell’ad, secondo quanto dichiarato al Financial Times qualche settimana fa, c’è l’idea di raccogliere risorse per «guidare il consolidamento europeo». Anche per raggiungere questo obiettivo, l’anno scorso, Leonardo ha cercato di quotare Drs, ma a marzo ha posticipato l’offerta pubblica iniziale. Il progetto di Ipo prevedeva il collocamento del 22-25% di Drs per un incasso tra 730 e 800 milioni per la controllante che avrebbe mantenuto tra il 75% e il 78% del gruppo americano.
Al momento gli analisti propendono per l’ipotesi che l’Ipo possa essere definitivamente sfumata. E sono abbastanza concordi sul fatto che possano esserci altre cessioni e che quella di Ges sia avvenuta a un prezzo superiore a quello che era stato stimato all’epoca della circolazione dei primi rumors.
Ieri in Borsa le quotazioni di Leonardo, in concomitanza con l’annuncio della cessione, sono salite dell’1,7%, ai massimi da due anni a questa parte, per poi scendere in chiusura a +0,4%. Il titolo è sotto osservazione in questi giorni anche per l’offerta avanzata insieme con Tim, Cdp e Sogei per aggiudicarsi l’infrastruttura per la gestione in cloud dei dati e delle applicazioni della Pa.