Mantas, il regista lituano che filmava la guerra ucciso con un razzo sull’auto
Anche se non era quella la città in cui era nato e vissuto, LEOPOLI Lui e la sua telecamera, Mantas l’aveva sempre sentita fino all’ultimo. Mantas vicina. Era lì che nel 2014 aveva Kvedaravicius aveva 45 anni girato un documentario ed era un regista, documentarista presentato in anteprima al Festival e antropologo lituano. I di Berlino nel 2016 con suoi occhi si sono chiusi per grande successo di critica. Si sempre esattamente quando intitolava Mariuopolis e il focus la sua telecamera si è spenta era sui combattimenti fra per sempre. miliziani filo-russi e forze
La cinepresa era fra le sue ucraine che a Mariupol si mani, sabato, mentre provava fronteggiano, appunto, dal a guadagnare una via di fuga 2014. da Mariupol, la sua Mariupol. Era tornato adesso negli stessi luoghi per documentare le atrocità dei russi e la barbarie dell’assedio che ha ridotto chi è rimasto a un fantasma. L’altro ieri, mentre fuggiva, un razzo ha colpito la sua auto senza dargli scampo.
Molto noto per il suo attivismo nel documentare la realtà nelle aree di guerra, Kvedaravicius è l’ultimo nome di un elenco lunghissimo fra giornalisti, operatori televisivi e fotografi uccisi o feriti dall’inizio del conflitto.
«È stato assassinato con una telecamera in mano, in questa guerra del male, contro il mondo intero», ha scritto via Facebook il regista russo Vitaly Mansky, fondatore e anima del festival Artdocfest di Riga di cui Kvedaravicius era uno dei partecipanti. «Una terribile perdita per la comunità lituana del cinema e di tutto il mondo. I nostri cuori sono spezzati», commenta Giedre Zickyte, regista di documentari lituani e produttore.
Il film-maker era stato premiato non soltanto a Berlino ma anche a Busan, Hong Kong e al Nyon Visions du Réel. E nel 2011 si mise in luce per Barzakh, sulla Cecenia.
Kvedaravicius si era laureato all’Università di Vilnius, aveva un master in antropologia culturale in Inghilterra, e stava completando la sua tesi di dottorato all’Università di Cambridge.