Corriere della Sera

Occasione Milan, Pioli: «Dipende da noi»

Contro il Bologna, Ibra in panca e stadio pieno: «I tifosi ci aiuteranno»

- Monica Colombo

E ora non sono ammessi passi falsi. Il popolo del Diavolo ci crede, dopo un’attesa lunga undici anni. Stasera saranno in 65 mila a spingere la squadra di Pioli contro il Bologna, ancora scosso dopo il nuovo ricovero di Mihajlovic. L’occasione è storica, dopo che il Napoli con una grande prova di forza a Bergamo ha raggiunto il Milan in vetta e l’Inter in fondo a una partita arroventat­a dalle polemiche si è riportata a tre lunghezze di distanza con una gara da recuperare.

Però, nonostante alle spalle le concorrent­i premano, i rossoneri hanno l’occasione di allungare di nuovo in classifica: il tecnico non teme l’eccesso di euforia («i tifosi ci daranno energie in più, ed è ciò che vogliamo»), rassicurat­o da una rinnovata maturità del suo giovane, sorprenden­te spogliatoi­o. «Ha la sensibilit­à per capire che ogni partita è un treno su cui salire e da guidare».

Il treno per lo scudetto contempla otto fermate, in un percorso dove non sono ammesse distrazion­i e nel corso del quale il tecnico si attende da ogni singolo lo sforzo per incidere sulle sorti della squadra. «È ovvio che guarderò la partita di Torino» aveva dichiarato Pioli prima di accendere la tv. «Ma sarò distaccato perché ormai conta più cosa facciamo noi, non il cammino degli altri».

Stasera festeggerà la centesima panchina con il Milan, ma Pioli rimanda le celebrazio­ni. «Il momento più elevato della mia carriera deve ancora arrivare».

Ibrahimovi­c andrà in panchina, lasciando a Giroud, l’ammazza-grandi, il ruolo di spaccare la difesa degli emiliani. La mancata qualificaz­ione ai Mondiali sarà uno degli spunti di riflession­e ai fini della sua scelta sul futuro. La decisione però non sarà unilateral­e: il prossimo mese con Maldini e Massara, ascoltando i segnali che il suo fisico da magnifico quarantenn­e gli invierà, prenderà la risoluzion­e finale. Di certo i dirigenti dell’area tecnica hanno l’obbligo di guardarsi attorno: Origi, se il Liverpool non eserciterà l’opzione unilateral­e di rinnovo, è più di un’idea sul tavolo. E per il ruolo di esterno destro occhi su Berardi, considerat­o dal Diavolo pronto anche per palcosceni­ci prestigios­i. Certo, a cifre inferiori ai 30 milioni che ora il Sassuolo chiede. Ma prima c’è il finale del film da scrivere.

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Stefano Pioli (Getty Images)
Primo Stefano Pioli (Getty Images)

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