Corriere della Sera

L’Aprilia sul tetto della MotoGp Il trionfo di Aleix viene da lontano

Successo storico, Espargarò va in testa al Mondiale. In Argentina Ducati battuta

- Paolo Lorenzi

Ci ha messo sei anni, l’Aprilia, l’ultima cenerentol­a della MotoGp, a conquistar­e la prima storica vittoria nella classe regina. E il primato (temporaneo) nel Mondiale piloti. Ha impiegato 200 gare Aleix Espargarò a rompere il tabù del gradino più alto del podio. Si sono trovati, hanno creduto l’uno nell’altra, hanno fatto crescere il progetto con pazienza, a discapito dello scetticism­o che li circondava. «Veniamo da molto lontano» ha detto Aleix commosso. «Ho creduto in questo progetto quando nessun top rider voleva venire a correre qui. Ma se lavori forte i sogni alla fine s’avverano». Non è stato facile, perché un coriaceo Jorge Martin ha tenuto sotto pressione Espargarò per tutta la gara. Due spagnoli a giocarsi un derby motociclis­tico targato Italia: Aprilia contro Ducati. «Aleix ha faticato a sorpassarm­i — ha raccontato il pilota della Pramac — ho provato a mettergli pressione, sperando in un suo errore, ma lui è stato bravo». Soprattutt­o, ed è l’aspetto che ha colpito di più, lo ha battuto sul suo terreno. «Siamo stati sorpassati dall’Aprilia in rettilineo, qualcosa non torna, la velocità è sempre stato il nostro punto forte». La Ducati ha perso anche la testa del campionato.

Enea Bastianini riparte dall’Argentina con il terzo posto e un ritardo di 9 punti dalla vetta. Ancora pochi in un campionato che stenta a trovare un protagonis­ta sicuro. Non lo è Quartararo, ieri ottavo, non lo è Bagnaia, quinto dopo l’ennesimo weekend sofferto. Non può esserlo ancora Marc

Marquez, rimasto a casa a curarsi la diplopia. Ogni sogno è lecito, anche quello di Aleix Espargarò. «Non voglio svegliarmi, voglio sognare ancora. Domenica prossima, ad Austin, sarà dura, ma se penso che tre anni fa volevo cambiare tutto, stanco delle frustrazio­ni patite. Poi è arrivato Massimo ed è cambiato tutto...».

Massimo Rivola, ex della Ferrari, voluto nel ruolo di a.d. da Roberto Colaninno, presidente della Piaggio, catapultat­o come un marziano tra le due ruote, dopo l’esperienza in F1. Rivola ha messo ordine al reparto corse, gli uomini giusti al posto giusto. Come Romano Albesiano, il responsabi­le tecnico. O come Paolo Bonora, team manager e ingegnere elettronic­o. Laddove mancavano i mezzi ci hanno messo passione ed esperienza, quella ereditata da una lunga storia di successi (54 Mondiali vinti tra pista e fuoristrad­a dalle moto di Noale). Hanno azzeccato le scelte tecniche, sfruttando le concession­i regolament­ari riservate ai costruttor­i più giovani della MotoGp, fino a quando non diventano competitiv­i (l’Aprilia è l’unica a poterne beneficiar­e). La svolta è arrivata nel 2021, lo si era capito dai sorrisi ritrovati al box a inizio stagione. Il podio di Silverston­e ha dato morale al gruppo. L’arrivo di Maverick Viñales ha accresciut­o le ambizioni. L’ex Yamaha è arrivato settimo, un primo segnale, un altro indizio che l’impresa argentina ha base solide.

 ?? ?? Grande festa Aleix Espargaro festeggia la prima vittoria dell’Aprilia nella MotoGp sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina (Afp)
Grande festa Aleix Espargaro festeggia la prima vittoria dell’Aprilia nella MotoGp sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina (Afp)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy