Ducati accelera: ecco la Nera
L’ad: «Il 2021 è stato il miglior anno di sempre Siamo cresciuti del 24% nelle vendite e del 30 nel fatturato» Domenicali: «È una versione speciale della XDiavel Tutta tecnologia, design e artigianalità made in Italy»
«L’amore per la bellezza e il desiderio di regalare ai nostri clienti esperienze uniche. Ecco cosa ispira progetti come questo». A dirlo è Claudio Domenicali, ad di Ducati Motor Holding, in occasione dell’anteprima mondiale della XDiavel Nera, realizzata in collaborazione con Poltrona Frau.
Un modello speciale che suggella un 2021 straordinariamente positivo.
«Il 2021 è stato straordinario, il miglior anno di sempre per i conti economici. Siamo cresciuti del 24% nelle vendite e del 30 nel fatturato».
Da dove vengono questi risultati?
«Innanzitutto va detto che arrivano da lontano, da una strategia di lungo periodo, iniziata quando siamo entrati a far parte del mondo Audi».
Proviamo a dirlo in sintesi: la varietà dei prodotti, l’espansione territoriale, la sfida sportiva. È così?
«Sì. Da un lato siamo arrivati ad avere una gamma prodotti quanto mai ampia e molto apprezzata, in tutte le sfaccettature. Dall’altro lato, abbiamo implementato un’espansione geografica senza precedenti per pervasività e qualità. Ma, in effetti, anche i successi in MotoGp sono stati importanti. E c’è stato anche un altro fattore: la domanda è cresciuta anche in conseguenza della pandemia, che ha fatto riscoprire i vantaggi della mobilità in moto».
È sbagliata l’impressione che abbiate deciso di non trattare questi risultati molto positivi con l’enfasi?
«Non è sbagliata. Sono giorni di grande incertezza: dopo la pandemia, la guerra. Obiettivamente, trovo difficile commentare risultati così belli in un periodo tanto triste, in cui si è portati semmai a interrogarsi su temi più ampi, relativi al destino dell’uomo, e in cui si sconta anche con amarezza un senso di impotenza. Al momento, questa incertezza si traduce anche nell’enorme disparità tra domanda e capacità di pianificare la produzione. Non abbiamo visibilità e per questo lavoriamo per essere sempre più reattivi, nella migliore tradizione italiana. Perché il 2022, dal punto di vista commerciale, potrebbe essere ancora meglio del 2021, ma a oggi non siamo in grado di sapere se potremo sfruttarne tutto il potenziale».
A proposito di potenziale: che cosa vedremo di nuovo nei prossimi mesi?
«Senza entrare nei dettagli, posso dire che nei prossimi tre anni realizzeremo delle Ducati che occuperanno segmenti mai presidiati prima dal marchio. Succederà un po’ quello che è successo con la maxi-enduro di ispirazione dakariana DesertX, che lanceremo a breve. Stiamo investendo moltissimo sul futuro, ampliando la fabbrica di Borgo Panigale. Puntiamo a una crescita organica che faccia leva sui volumi, sull’ampiezza della gamma e sulla crescita dei margini. È un obiettivo raggiungibile: lo dimostra l’aumento della richiesta dei nostri modelli più esclusivi e preziosi».
C’è anche lo scenario elettrico: come sta andando lo sviluppo della MotoE?
«Benissimo, siamo entusiasti di questo progetto. Soltanto pochi mesi fa, per noi, era un orizzonte inesplorato. Siamo cresciuti rapidamente in termini sia di prestazioni sia di feeling di guida. L’esperienza del MotoGp è stata decisiva. Ora la sfida si gioca sul campo della densità di energia delle batterie, perché è essenziale avere l’autonomia giusta, con peso e volume ridotti».
Traduzione: per una Ducati elettrica stradale ci vorrà ancora molto tempo...
«Ne riparleremo dopo il 2025, probabilmente più verso la fine di questa decade. Perché anche quando saranno elettriche, le rosse di Borgo Panigale non dovranno mai tradire il loro Dna».