Corriere della Sera

Ducati accelera: ecco la Nera

L’ad: «Il 2021 è stato il miglior anno di sempre Siamo cresciuti del 24% nelle vendite e del 30 nel fatturato» Domenicali: «È una versione speciale della XDiavel Tutta tecnologia, design e artigianal­ità made in Italy»

- Di Stefano Bargiggia

«L’amore per la bellezza e il desiderio di regalare ai nostri clienti esperienze uniche. Ecco cosa ispira progetti come questo». A dirlo è Claudio Domenicali, ad di Ducati Motor Holding, in occasione dell’anteprima mondiale della XDiavel Nera, realizzata in collaboraz­ione con Poltrona Frau.

Un modello speciale che suggella un 2021 straordina­riamente positivo.

«Il 2021 è stato straordina­rio, il miglior anno di sempre per i conti economici. Siamo cresciuti del 24% nelle vendite e del 30 nel fatturato».

Da dove vengono questi risultati?

«Innanzitut­to va detto che arrivano da lontano, da una strategia di lungo periodo, iniziata quando siamo entrati a far parte del mondo Audi».

Proviamo a dirlo in sintesi: la varietà dei prodotti, l’espansione territoria­le, la sfida sportiva. È così?

«Sì. Da un lato siamo arrivati ad avere una gamma prodotti quanto mai ampia e molto apprezzata, in tutte le sfaccettat­ure. Dall’altro lato, abbiamo implementa­to un’espansione geografica senza precedenti per pervasivit­à e qualità. Ma, in effetti, anche i successi in MotoGp sono stati importanti. E c’è stato anche un altro fattore: la domanda è cresciuta anche in conseguenz­a della pandemia, che ha fatto riscoprire i vantaggi della mobilità in moto».

È sbagliata l’impression­e che abbiate deciso di non trattare questi risultati molto positivi con l’enfasi?

«Non è sbagliata. Sono giorni di grande incertezza: dopo la pandemia, la guerra. Obiettivam­ente, trovo difficile commentare risultati così belli in un periodo tanto triste, in cui si è portati semmai a interrogar­si su temi più ampi, relativi al destino dell’uomo, e in cui si sconta anche con amarezza un senso di impotenza. Al momento, questa incertezza si traduce anche nell’enorme disparità tra domanda e capacità di pianificar­e la produzione. Non abbiamo visibilità e per questo lavoriamo per essere sempre più reattivi, nella migliore tradizione italiana. Perché il 2022, dal punto di vista commercial­e, potrebbe essere ancora meglio del 2021, ma a oggi non siamo in grado di sapere se potremo sfruttarne tutto il potenziale».

A proposito di potenziale: che cosa vedremo di nuovo nei prossimi mesi?

«Senza entrare nei dettagli, posso dire che nei prossimi tre anni realizzere­mo delle Ducati che occuperann­o segmenti mai presidiati prima dal marchio. Succederà un po’ quello che è successo con la maxi-enduro di ispirazion­e dakariana DesertX, che lanceremo a breve. Stiamo investendo moltissimo sul futuro, ampliando la fabbrica di Borgo Panigale. Puntiamo a una crescita organica che faccia leva sui volumi, sull’ampiezza della gamma e sulla crescita dei margini. È un obiettivo raggiungib­ile: lo dimostra l’aumento della richiesta dei nostri modelli più esclusivi e preziosi».

C’è anche lo scenario elettrico: come sta andando lo sviluppo della MotoE?

«Benissimo, siamo entusiasti di questo progetto. Soltanto pochi mesi fa, per noi, era un orizzonte inesplorat­o. Siamo cresciuti rapidament­e in termini sia di prestazion­i sia di feeling di guida. L’esperienza del MotoGp è stata decisiva. Ora la sfida si gioca sul campo della densità di energia delle batterie, perché è essenziale avere l’autonomia giusta, con peso e volume ridotti».

Traduzione: per una Ducati elettrica stradale ci vorrà ancora molto tempo...

«Ne riparlerem­o dopo il 2025, probabilme­nte più verso la fine di questa decade. Perché anche quando saranno elettriche, le rosse di Borgo Panigale non dovranno mai tradire il loro Dna».

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Claudio Domenicali, 56 anni, ad Ducati, vicino alla Panigale V4 Superlegge­ra

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