«Il governo? Confronto più acceso se si toccano i temi identitari No ai compromessi al ribasso»
Castellone (M5S): sorpresi dal premier sul superbonus
Senatrice Castellone, la presenza del M5S nell’esecutivo è a rischio?
«Non abbiamo mai espresso la volontà di uscire dal governo ma sicuramente abbiamo il diritto e il dovere di perseguire una linea politica che rispetti i nostri principi e valori. Siamo in una maggioranza molto ampia, non possiamo essere d’accordo su tutto».
Conte ha usato toni molto duri con Draghi. Ha parlato di ricatto e rappresaglia. Siamo in campagna elettorale?
«Quando si toccano temi identitari è inevitabile che il confronto si faccia più acceso. Aver introdotto nel decreto Aiuti una norma sugli inceneritori ci è parsa una forzatura e siamo anche rimasti sorpresi dal fatto che il premier abbia criticato il Superbonus 110%, dopo che il suo governo lo ha prorogato il giorno prima nello stesso decreto. Sono battaglie per i cittadini, non campagna elettorale».
Grillo ha parlato di scelta «insensata» sui poteri di commissario per Roma. Dite no all’inceneritore, ma in cinque anni che soluzioni avete trovato?
«Virginia Raggi ha trovato un’azienda municipale dei rifiuti con i bilanci in rosso, senza personale e con un parco mezzi obsoleto. A Gualtieri abbiamo consegnato un’azienda risanata, più personale e nuovi mezzi. Ricordo poi che la competenza sulla gestione dei rifiuti è della Regione
Lazio, che ha aggiornato il piano rifiuti solo nel 2020. Noi siamo favorevoli ai poteri straordinari al sindaco. Nel decreto Aiuti avevamo chiesto di realizzare impianti per lo smaltimento rifiuti con tecnologie di ultima generazione ed eco sostenibili: non inceneritori. La transizione ecologica o si fa sul serio oppure è uno slogan».
Al Senato nel M5S c’è chi chiede un incontro tra voi.
Teme i mal di pancia interni?
«Riunioni politiche ce ne sono tutte le settimane e richieste di aggiornamenti avvengono quotidianamente. Il nostro gruppo, come è normale che sia, chiede, propone, si confronta continuamente».
Superbonus, invio delle armi pesanti, inceneritori: C’è qualcosa che siete disposti a sacrificare?
«Non siamo disposti a compromessi al ribasso su temi per noi identitari e prioritari per i cittadini. Il Superbonus è una misura volano della ripresa economica. Gli inceneritori sono una tecnologia obsoleta e dobbiamo guardare al futuro. Riguardo alle armi: siamo al fianco del popolo ucraino e tuteliamo il diritto all’autodifesa all’interno del perimetro dell’articolo 51 della Carta Onu».
Anche il rapporto con il Pd risente di queste tensioni.
«In Parlamento e nelle commissioni lavoriamo bene: il fronte progressista va avanti e difende temi comuni come lavoro, riforma della magistratura, diritti civili. Restiamo due forze con identità diverse, come è normale che sia».
Al Senato approdano salario minimo e fine vita: un test per l’asse con i dem?
«Questi sono proprio due dei temi su cui tra noi c’è piena concordanza. Sul salario minimo registro la sensibilità del Pd e finalmente anche altre forze politiche sembrano comprenderne la necessità. Spero si giunga al risultato in tempi rapidi».
Mai espressa la volontà di uscire dal governo ma abbiamo i nostri valori e principi