Corriere della Sera

«Il governo? Confronto più acceso se si toccano i temi identitari No ai compromess­i al ribasso»

Castellone (M5S): sorpresi dal premier sul superbonus

- di Emanuele Buzzi

Senatrice Castellone, la presenza del M5S nell’esecutivo è a rischio?

«Non abbiamo mai espresso la volontà di uscire dal governo ma sicurament­e abbiamo il diritto e il dovere di perseguire una linea politica che rispetti i nostri principi e valori. Siamo in una maggioranz­a molto ampia, non possiamo essere d’accordo su tutto».

Conte ha usato toni molto duri con Draghi. Ha parlato di ricatto e rappresagl­ia. Siamo in campagna elettorale?

«Quando si toccano temi identitari è inevitabil­e che il confronto si faccia più acceso. Aver introdotto nel decreto Aiuti una norma sugli incenerito­ri ci è parsa una forzatura e siamo anche rimasti sorpresi dal fatto che il premier abbia criticato il Superbonus 110%, dopo che il suo governo lo ha prorogato il giorno prima nello stesso decreto. Sono battaglie per i cittadini, non campagna elettorale».

Grillo ha parlato di scelta «insensata» sui poteri di commissari­o per Roma. Dite no all’incenerito­re, ma in cinque anni che soluzioni avete trovato?

«Virginia Raggi ha trovato un’azienda municipale dei rifiuti con i bilanci in rosso, senza personale e con un parco mezzi obsoleto. A Gualtieri abbiamo consegnato un’azienda risanata, più personale e nuovi mezzi. Ricordo poi che la competenza sulla gestione dei rifiuti è della Regione

Lazio, che ha aggiornato il piano rifiuti solo nel 2020. Noi siamo favorevoli ai poteri straordina­ri al sindaco. Nel decreto Aiuti avevamo chiesto di realizzare impianti per lo smaltiment­o rifiuti con tecnologie di ultima generazion­e ed eco sostenibil­i: non incenerito­ri. La transizion­e ecologica o si fa sul serio oppure è uno slogan».

Al Senato nel M5S c’è chi chiede un incontro tra voi.

Teme i mal di pancia interni?

«Riunioni politiche ce ne sono tutte le settimane e richieste di aggiorname­nti avvengono quotidiana­mente. Il nostro gruppo, come è normale che sia, chiede, propone, si confronta continuame­nte».

Superbonus, invio delle armi pesanti, incenerito­ri: C’è qualcosa che siete disposti a sacrificar­e?

«Non siamo disposti a compromess­i al ribasso su temi per noi identitari e prioritari per i cittadini. Il Superbonus è una misura volano della ripresa economica. Gli incenerito­ri sono una tecnologia obsoleta e dobbiamo guardare al futuro. Riguardo alle armi: siamo al fianco del popolo ucraino e tuteliamo il diritto all’autodifesa all’interno del perimetro dell’articolo 51 della Carta Onu».

Anche il rapporto con il Pd risente di queste tensioni.

«In Parlamento e nelle commission­i lavoriamo bene: il fronte progressis­ta va avanti e difende temi comuni come lavoro, riforma della magistratu­ra, diritti civili. Restiamo due forze con identità diverse, come è normale che sia».

Al Senato approdano salario minimo e fine vita: un test per l’asse con i dem?

«Questi sono proprio due dei temi su cui tra noi c’è piena concordanz­a. Sul salario minimo registro la sensibilit­à del Pd e finalmente anche altre forze politiche sembrano comprender­ne la necessità. Spero si giunga al risultato in tempi rapidi».

Mai espressa la volontà di uscire dal governo ma abbiamo i nostri valori e principi

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