Grillo: l’inceneritore scelta insensata E accusa l’esecutivo e Gualtieri
Il garante M5S: per Roma un’idea che nega l’economia circolare. I dem: l’impianto si farà
avrà bisogno comunque di una discarica al suo servizio per smaltire le ceneri prodotte dalla combustione, equivalenti a un terzo dei rifiuti che entrano nel forno».
Non è detto che quella di Grillo resti un’azione isolata. Il garante si è speso in prima persona per il passaggio sulla Transizione ecologica nel governo Draghi e il suo post ha incontrato il favore trasversale delle diverse anime M5S. Ecco
È insensata la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni un impianto costoso e pericoloso
Beppe Grillo
perché non sono escluse altre sortite dei big nei prossimi giorni. Conte si schiera con il fondatore M5S: «La transizione energetica non può essere uno slogan, per questo siamo stati intransigenti e fermi». Ma l’uscita del garante ha destato anche polemiche. «Quella di Grillo è una totale imbecillità che non ha nessun riscontro nei dati», replica Carlo Calenda. E aggiunge: «Chi non li vuole far fare condanna
È normale che ci sia discussione ma la maggioranza è compatta, io vado avanti: Roma ha bisogno di chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti, di diventare una città pulita, che non si appoggi più a discariche costose e inquinanti
Roberto Gualtieri
Roma a essere invasa dai rifiuti per sempre. A Roma abbiamo visto il metodo M5S: promettere 70% differenziata, lasciarla ferma al 44%». Contrattacca anche il dem Filippo Sensi. «Il guru della peggiore amministrazione che Roma abbia avuto dai tempi del Lupercale ci dice che dobbiamo restare nella monnezza nella quale ci hanno sprofondati per cinque interminabili anni. Circolare, che abbiamo da lavorare. Il termovalorizzatore si farà». «Il malinteso ambientalismo del M5S ha già provocato gravi danni nella Capitale e, se lo avessimo seguito a livello nazionale, oggi non avremmo il Tap e la Tav sarebbe bloccata», dice invece il forzista Renato Schifani.