Non solo costruzioni anche favole di design «Le uso da 50 anni»
Lui racconta di essere figlio di un benzinaio e di una casalinga. Di certo Emilio Ambasz non deve a un’eredità il suo talento nè la propensione per le architetture verdi. « Forse è stata la consuetudine, da piccolo, di trascorrere tutti i pomeriggi con mia madre al giardino botanico di Buenos Aires», scherza. Dal 1976, con l’apertura del suo studio tra Bologna e New York, attivo ancora oggi, crea architetture fuse con il paesaggio secondo il concetto che definisce «il verde sopra il grigio»: edifici pubblici, privati, piazze, showroom in tutto il mondo. Attivo anche nel design industriale, ha conseguito oltre 200 brevetti. Intensa e meno nota è la sua propensione alla scrittura, che si concretizza in testi di architettura e in una vasta produzione di favole (raccolte da Fulvio Irace nel libro «Emilio Ambasz. Architettura verde e favole di design», 2021, Corraini, pag 176, 25 euro) nella foto accanto): «Le uso da 50 anni per dare un insegnamento indiretto: le favole sono più forti delle teorie e toccano il cuore».