La partita doppia del Milan RedBird ha piazzato il sorpasso
Il fondo Usa offre meno, ma convince di più. Per lo scudetto serve una risposta domani a Verona
Alla fine è andata come si supponeva sarebbe andata: l’Inter ha vinto e piazzato il sorpasso in vetta, col risultato che il Milan domani a Verona dovrà andare a punti per rimettere il piedino avanti. Si può fare. Con un pareggio raggiungerebbe i nerazzurri a quota 78, ma col vantaggio degli scontri diretti a favore. Servirebbe una vittoria per ristabilire quel potenziale +2 che in questo finale di torneo avrebbe un peso specifico enorme, ma non sarà facile: l’Hellas di Tudor è una delle principali sorprese di questo campionato e, proprio come l’Empoli ieri a San Siro, non pare intenzionato a fare la parte della comparsa.
Il lungo derby scudetto sarà un duello all’ultima curva. Il Diavolo ha ancora il destino nelle proprie mani, a patto però di non perdere domani in un Bentegodi colorato almeno per metà di rossonero. «Crediamo in noi» ha detto Pioli dopo il successo sulla Fiorentina, il 3° consecutivo. In attacco spazio ancora a Giroud, con Ibra in panchina. Ieri a Milanello c’era tutto lo stato maggiore rossonero: Gazidis, Maldini, Massara.
Anche l’altra partita, quella societaria, è apertissima. Una cosa però è certa: il sorpasso da parte del fondo RedBird ai danni di Investcorp c’è stato. Il colosso americano ha argomenti solidi — e molto convincenti agli occhi di Elliott — per superare quello del Bahrain nell’acquisto del club. È chiaro che l’offerta economica resta fondamentale e al momento quella che arriva dagli Usa si attesterebbe attorno al miliardo di euro, mentre dal Bahrain era stata formalizzata una proposta da 1 miliardo e 180 milioni. Ma appunto la cifra è ancora oggetto di trattativa e chissà che non possa subire altre variazioni. Al netto dell’esito di questa negoziazione, che al momento non si può prevedere, le caratteristiche di RedBird sono perfette per piacere a Elliott. Intanto la comune origine Usa può facilitare il dialogo. Ma a essere decisive nelle valutazioni potrebbero essere la solidità e la specializzazione nel settore sport: RedBird gestisce 6 miliardi di dollari, potrebbe portare a termine l’operazione senza problemi e ha maturato le conoscenze e l’esperienza per consolidare il passaggio del Milan da semplice club di calcio a media company. D’altra parte dicono i ben informati che le modalità con le quali Investcorp sta pensando di strutturare l’offerta non abbiano fatto fare i salti di gioia dentro Elliott, soprattutto le ipotesi di bond e di fusione circolate in questi giorni (a maggior ragione se il debito finisse in pancia al Milan): nel frattempo l’esclusiva sulla trattativa è scaduta e non è stata rinnovata. Non è solo una questione d’amore verso il proprio gioiellino risanato, ma di reputazione finanziaria: Elliott vuole lasciare il Milan nelle mani migliori per il futuro. E anche questo avrà un peso.