Corriere della Sera

Uccisa in casa a coltellate «Conosceva il suo assassino»

- Domenico Pecile © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ègiallo sulla morte di una donna di 74 anni, Lauretta Toffoli, trovata senza vita ieri mattina nel suo appartamen­to in un condominio Ater, alla periferia di Udine. A scoprire il cadavere figlio Manuel Mason, di 42 anni. La donna è stata uccisa a coltellate. È stato sempre il figlio — che ogni sabato faceva visita alla madre — a dare l’allarme. L’appartamen­to è stato messo a soqquadro e sono stati rubati due televisori. Tuttavia, la porta non era stata forzata, segno che l’assassino o aveva le chiavi oppure conosceva la vittima, che gli avrebbe aperto la porta. Gli inquirenti al momento non escludono nulla, anche se ritengono di scartare l’ipotesi della rapina finita male.

Nel tardo pomeriggio di ieri il figlio della vittima è stato accompagna­to in questura dove è stato sentito come persona informata sui fatti. «Non è indagato — conferma il procurator­e della Repubblica del capoluogo friulano, Massimo Lia — e le indagini non escludono alcuna pista». Nel 2019 proprio il figlio aveva ferito la madre ma, precisano gli inquirenti, era stato giudicato «incapace di intendere e volere». A difesa del figlio interviene Paolo Mason, per 30 anni ex compagno della vittima. «Quell’episodio, avvenuto quando mio figlio aveva un esauriment­o nervoso, è stato enfatizzat­o dai media.

E poi è stato lui a dare l’allarme». L’uomo ha aggiunto di avere un’idea su chi possa avere ucciso quella che lui per anni ha chiamato sua moglie, pur non avendola mai sposata. «Ma non posso dire nulla — ha aggiunto — se non far notare non c’erano segni di effrazione. Ritengo poi irreale che la mia ex compagna sia stata trovata soltanto con le mutande addosso, perché non era sua abitudine andare a letto in quel modo».

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