Corriere della Sera

«In bici da Brescia, l’esempio è mio padre»

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Èarrivata in bicicletta ieri sera: Gussago (Brescia)-Rimini in tre tappe, 340 chilometri in totale. «È la quinta adunata a cui arrivo pedalando. Lo faccio per dare l’esempio ai miei piccoli pazienti, se ci si prefigge un obiettivo si può raggiunger­e». Linda Peli, 36 anni, chinesiolo­ga, è specializz­ata in attività motoria adattata in oncologia pediatrica. Da sempre ha sentito l’esigenza di aiutare gli altri. «Mio padre è un alpino, lo vedevo che non si tirava mai indietro, partiva se c’era un alluvione o un terremoto. Decisi che anch’io volevo avere quel cappello con la penna». Si è arruolata per un anno che poi sono diventati due. «Sono stato mandata in missione in Kosovo. Poi il congedo, non mi interessav­a la carriera militare». Spiega che il «valori dell’alpinità» li ha trovati soprattutt­o tra i volontari. «Mi piace che loro ci sono sempre, dall’asilo a preparare pane e salame per i bimbi alle grandi emergenze». Oggi sfilerà all’adunata non con il gruppo del suo paese ma con la Fanfara tridentina «Walter Smussi»: «Suono il tamburo l’imperiale». Le servirà anche a scaldarsi: «In bici ho preso tanta di quell’acqua».

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Ciclista Linda Peli è chinesiolo­ga. È arrivata dal Bresciano

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