Corriere della Sera

«Il mio live gioioso è un mega karaoke»

Brunori Sas, concerto sold out al Forum di Assago «Non facevamo show con persone in piedi dal 2017»

- Barbara Visentin

Il calore di un club vintage, la leggerezza di una balera, la cura dei suoni di un teatro. Dario Brunori ha trasportat­o diverse anime dentro a un palazzetto, incredulo — come tanti degli 11mila presenti venerdì sera al Forum di Assago — di aver finalmente tagliato il nastro di un tour che aspettava da oltre due anni, suo debutto in spazi simili. La data milanese del «Brunori Sas tour 2022» ha ristabilit­o l’abbraccio con il pubblico in quello che per molti è stato il primo ritorno in uno spazio live così grande, sold out fino all’orlo.

Insieme a una band di 10 elementi, il cantautore calabrese, 44 anni, ha ripercorso la sua storia musicale con due ore di concerto e 24 canzoni: «Non facevamo dei live con delle persone in piedi dal 2017 — ha raccontato appena sceso dal palco — . Nonostante la mia pigrizia atavica, volevo provare a misurarmi con l’idea di energia che per me rappresent­ano i palazzetti e quindi con un concerto da cantare tutti insieme». Alla dimensione collettiva del luogo, ha però aggiunto l’attenzione minuziosa ai suoni, curati da Taketo Gohara: «Avevo il terrore che non si sentisse bene, quindi abbiamo cercato di non rinunciare all’orchestraz­ione e agli arrangiame­nti, abbiamo messo su un impianto della Madonna e un ensemble corposo, pur in un contesto da mega karaoke». Tra giochi di luce che coloravano il palco ora di rosso ora di rosa e blu e una scenografi­a che racchiudev­a la band in una mezzaluna suggestiva, Brunori ha proposto un best

of della sua carriera, spaziando dai pezzi dell’ultimo disco «Cip!» a quelli del precedente «A casa tutto bene» e tornando indietro fino al suo primo album «Vol. 1» del 2009 con ripescaggi come «Guardia ‘82», «una canzone da falò, per il mio pubblico più fiaschetta­ro», ha detto prima che partisse il coro dalla platea.

Con lui sul palco, oltre alla storica band, anche il chitarrist­a Alessandro «Asso» Stefana e una sezione fiati diretta da Mauro «Otto» Ottolini. Ospite a sorpresa, su «Diego e io», Dimartino, amico di vecchia data: «Antonio non è neanche un guest, siamo cresciuti insieme — dice Brunori —. Ci conosciamo da quando eravamo giovani virgulti». L’ironia si intreccia a momenti vivaci in cui imbraccia la chitarra («vi faccio pure i balletti nonostante la sublussazi­one dell’anca e la periartrit­e») e ad altri più raccolti in cui si siede al piano. Su «Kurt Cobain» e «Per due che come noi» si illuminano migliaia di cellulari, ma sul finale poi ritorna la leggerezza: «Volevo un live giocoso e gioioso», dice a posteriori Brunori, che però si emoziona: «C’è una parte di me che è ancora incredula, ma sono felice, anche per le persone che erano con me sul palco. Essere arrivato qui un po’ mi ha colpito. Avrei voluto dire altre cose, ma anziché parlare troppo come di solito faccio, ho preferito lasciar parlare la musica». Tra i saluti finali, dopo un grazie alla mamma e uno alla compagna Simona Marrazzo, spunta una nuova arrivata di pochi mesi: «Grazie a Fiammetta Brunori, mia figlia, ti amo stella di papà». Sono anche i primi live da genitore: «Spero di portarla presto ai concerti, ma è proprio piccina. Non lo diciamo a voce alta, ma per ora ci lascia dormire». Intanto il tour prosegue stasera a Roma (ancora sold out), tocca i principali palazzetti fino al 4 giugno e poi riparte per una nuova tranche di concerti con i festival estivi.

L’energia

Malgrado la mia pigrizia volevo misurarmi con la dimensione energica dei palazzetti

 ?? ?? Cantautore Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, è cantautore, musicista e produttore. È nato a Cosenza nel 1977 e dal 2009, anno del debutto solista, ha pubblicato cinque dischi e un ep
Cantautore Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, è cantautore, musicista e produttore. È nato a Cosenza nel 1977 e dal 2009, anno del debutto solista, ha pubblicato cinque dischi e un ep

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