Corriere della Sera

Yates vola con il body da 3.200 euro Ma la rosa di Van Der Poel cresce

Al Giro l’inglese vince a sorpresa la crono sullo strappo di Budapest, l’olandese ha 11’’ di vantaggio

- DALLA NOSTRA INVIATA Gaia Piccardi

BUDAPEST Mai commettere un errore due volte, deve essersi detto Mathieu Van der Poel sul podio del leader. E così il tappo dello spumante questa volta l’ha sparato lontano, anziché pericolosa­mente vicino all’occhio come venerdì a Visegrad. Maglie rosa crescono, e consolidan­o il loro potere.

In cima alla rampetta del castello di Budapest, quegli ultimi 1.500 metri in salita lungo i quali i turisti stringono i denti per poi essere ricompensa­ti dalla vista del Danubio che taglia in due la città, VdP consegna in dote a Simon Yates i 3 secondi che scavano la differenza con il vincitore di tappa: il ragazzo di Bury (Gran Bretagna) nato pistard che fu capace di dare una svolta pop al Giro 2018 fino al Colle delle Finestre si annette a sorpresa la seconda vittoria a cronometro della carriera senza riuscire a sfilare la maglia rosa dalle spalle dell’olandese, ora con ottime chance di tenersela fino all’Etna, martedì, quando qualche grammo del destino del Giro numero 105 verrà deciso.

Yates è quasi perfetto in una prova contro il tempo corta e nervosa (9,2 km), corsa nel centro storico di Budapest tra ali di tifosi da vecchi tempi pre-pandemici, per non regalare nulla all’orologio Simon indossa la tutina più costosa mai vestita da un cronoman su questi schermi: 2.750 sterline griffate BikeExange

(3.216 euro), aderenti come una seconda pelle, gli garantisco­no la quinta vittoria di tappa al Giro e lo lanciano tra i protagonis­ti della classifica generale nel giorno in cui il grande favorito, Richard Carapaz, non va oltre la 29ª posizione a 28” dalla felicità di Yates. Deluso Dumoulin (3° a 5”), che sperava in uno scambio orange di maglia al volo con VdP; migliore italiano Matteo Sobrero (4°), compagno di Yates e quasi cognato di Filippo Ganna, tiene alla grande Vincenzo Nibali (12°), che è vivo e lotta insieme a noi in vista della passerella trionfale siciliana, capace di mettersi alle spalle tutti gli aspiranti al trono tranne Almeida.

Mentre Yates ci racconta come ha conquistat­o Budapest («Ho lavorato sui materiali e sulla posizione in bici, fondamenta­le il ruolo del d.s. Pinotti, sono in estasi ma ancora non guardo i distacchi in classifica: è troppo presto»), parte la giostra di amichevoli sfottò a Van der Poel, colto a mettere il ketchup sugli spaghetti in un video che fa in un baleno il girotondo della rete. «Come rovinare la reputazion­e della maglia rosa» scherza Matteo Trentin su Twitter. Il bel Mathieu si difende come può («Ero in Belgio, avevo fretta... Prometto che d’ora in poi sulla pasta metterò il sugo di pomodoro!»), poi lancia il piano di battaglia: «Sul lago Balaton lavorerò per Mareczko, il velocista della Alpecin che può prendersi lo sprint, poi mi riposo a Siracusa, sull’Etna vorrei salire in rosa per difenderla, dopo si vedrà. La crono è un esercizio a cui non ho mai dedicato troppo tempo: sono partito piano, per non prendere troppi rischi nelle curve. Quella di Budapest è stata una giornata speciale: ho sentito il calore della folla e l’energia della maglia rosa. Ho scoperto quanto è bello portarla in bicicletta».

Il Giro scopre oggi il blu del Balaton con la testa già rivolta alla Sicilia. Banditi ketchup e gulash, si tornerà a mangiare come Dio comanda.

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L’inglese Simon Yates, al suo quinto Giro, conquista la breve crono di Budapest e sorprende anche gli altri favoriti per la classifica generale (LaPresse)
Velocità L’inglese Simon Yates, al suo quinto Giro, conquista la breve crono di Budapest e sorprende anche gli altri favoriti per la classifica generale (LaPresse)
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(LaPresse) Potenza L’olandese Mathieu Van Der Poel conserva la maglia rosa: oggi si arriva in volata e può tenerla

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