Da Schumi a Charles La Rossa in 50 ritratti
Settantacinque anni in cinquanta ritratti. Gli uomini che hanno fatto grande la Ferrari, raccontati senza segreti. Con curiosità, passione, con aneddoti e contributi per capire il mito del Cavallino e la sua complessità. Guardare avanti, sempre. L’insegnamento del fondatore Enzo Ferrari guida ancora oggi lo spirito del Cavallino. «La sua lezione era quella di non soffermarsi troppo sul passato. Perché devi imparare dagli errori che hai fatto, ma bisogna guardare sempre avanti. Domani raccoglierai i frutti del lavoro». Questo e molto altro racconta il figlio, Piero Ferrari, nell’intervista inedita che apre il bel libro di Umberto Zapelloni («La storia della Ferrari in 50 ritratti», 160 pagine, ed. Centauria). «Il primo incarico che mi diede in azienda era mettere in ordine l’archivio dei pezzi rotti, il “museo degli errori”». Così inizia il lungo viaggio fra i protagonisti in rosso: in pista, ai box, dietro a una scrivania, in un centro stile. Gianni Agnelli, senza «il quale la Ferrari oggi sarebbe diventata americana o inglese». Attraverso le illustrazioni vivacissime di Alessandro Ventrella scorrono i campionissimi: da Michael Schumacher, a Niki Lauda, passando per epoche ancora più lontane. Fangio, Ascari, Phil Hill, Surtees. Schede condensate ma ricche di dettagli che attraversano la storia del Cavallino per arrivare ai giorni nostri. Alla Rossa di Charles Leclerc, il ragazzo cresciuto nel vivaio che coltiva il sogno di diventare campione del mondo. Per portare avanti la lezione del Drake.