Jacobs in ospedale per un virus Tortu penultimo Falsa partenza Italia
A Nairobi, Marcell non corre, Filippo in 10’’24
Marcell Jacobs all’ospedale, Filippo Tortu settimo nei 100 disertati dal re di Olimpia per il disturbo gastrointestinale che ha fatto deragliare il suo viaggio in Kenya. Non verrà ricordata con sorrisi a pianoforte la trasferta degli azzurri dell’atletica a Nairobi: doveva essere il debutto stagionale all’aperto dei compagni della 4x100 d’oro, rivali sul rettilineo del Kip Keino Classic, e invece si trasforma nel contrattempo che rischia di turbare la preparazione di Jacobs verso i 200 di Savona (18 maggio) e nel risultato che penalizza le ottime intenzioni di Tortu.
Quando Filippo si allinea sui blocchi contro America (Kerley, Young, Bednarek) e Africa (Omanyala), Marcell è ancora sotto osservazione al Pronto soccorso del Rueraka Uhai Neema Hospital, gestito dalla Ong italiana World Friends, dove operano medici italiani e dove è arrivato grazie all’intercessione dell’ambasciata quando le sue condizioni di salute sono peggiorate precipitosamente (dissenteria, vomito, febbre alta, dolori alle gambe). Debilitato anche il fisioterapista Alberto Marcellini, qualche sintomo per il manager Marcello Magnani, risparmiato solo coach Paolo Camossi: «Impossibile presentarsi alla partenza in queste condizioni — spiega —, Marcell è disidratato, avrebbe voluto correre ma è impensabile rischiare». Esami del sangue, flebo, antibiotici: la diagnosi parla di un violento virus intestinale (probabilmente legato al cibo), servirà un periodo di riposo e poi di allenamento per tornare allo stato di forma che aveva spinto il campione e il suo allenatore — sull’onda dell’entusiasmo — ad anticipare l’esordio outdoor.
Tortu chiude in 10”24, penultimo davanti al veterano Mike Rodgers (10”37), lontanissimo dal personale (9”99) pur con un vento ai limiti del consentito (+2,0 m) e penalizzato dalla falsa partenza del keniano Omanyala: Filippo non si accorge del secondo sparo e corre per 30-40 metri, sprecando energie preziose («Ho corso due gare, nella seconda ero svuotato: un esordio strano»). Al secondo start la fase lanciata dell’azzurro non riesce a compensare la partenza infelice. Vittoria e vetta delle liste stagionali all’enfant du pays Omanyala (9”85), secondo l’argento olimpico Kerley (9”92), terzo l’altro americano Young (10”13). Tortu può subito provare a riscattarsi: a Doha, venerdì, prima tappa della Diamond League, nei 200 finalmente preparati a dovere dopo anni di contrattempi.
Per Jacobs solo dispiacere («Che rabbia! Un banale virus mi ha messo fuori gioco contro dei fantastici velocisti»), la speranza di un rientro in Italia nella notte, la corsa contro il tempo verso Savona. Ma correre, in fondo, è la specialità della casa.