La sorpresa di Jill Biden alla first lady Olena «Volevo essere qui, accanto alle madri»
La visita della moglie del presidente americano nel giorno della festa della mamma: insieme in una scuola La «collega» la ringrazia: «Ha avuto coraggio a venire»
Jill e Olena. Mamme all’incrocio della guerra. Da una parte la first lady americana Jill Biden e il suo prendersi cura dei soldati, quasi fossero un po’ tutti figli suoi. Dall’altra la first lady ucraina Olena Zelenska e la sua dedizione per aiutare i bambini malati di cancro che hanno bisogno di accesso alle cure. Ieri le due signore presidenziali — l’ucraina scrittrice e architetta, la statunitense educatrice e insegnante — si sono incontrate davanti a una scuola a Uzhhorod, città al confine con la Slovacchia che in tempi normali conta più o meno 100.000 abitanti ma che in queste settimane ne ospita quasi il doppio, perché accoglie un fiume incessante di profughi in arrivo dall’Est dell’Ucraina in fiamme.
Gli abbracci
Si sono abbracciate come fossero vecchie amiche e Jill ha regalato a Olena un bouquet di fiori. Sullo sfondo la scuola, appunto, trasformata in un rifugio temporaneo per le famiglie in fuga dalle zone dei combattimenti. La visita della first lady americana, 70 anni, è stato «un atto molto coraggioso», ha detto poi ai giornalisti la moglie di Zelensky che di anni ne ha 44 ed è alla sua prima visita pubblica dall’inizio del conflitto. «Capiamo cosa significhi per lei venire qui durante una guerra quando sono in corso azioni militari e dove le sirene suonano ogni giorno, anche oggi» è stato il commento davanti alla sua ospite. «Tutti noi sentiamo il vostro sostegno e la leadership del presidente Usa...». Jill Biden ha invece spiegato che «volevo venire nel giorno della festa della mamma. Pensavo fosse importante mostrare al popolo ucraino che questa guerra brutale deve finire e che il popolo americano sta con il popolo ucraino». Come succede spesso, lei punta sulla mozione degli affetti e in particolare sul sentimento materno, sull’importanza dell’accudire che sembra sottolineare ogni volta con parole e azioni. Soprattutto verso il popolo, diciamo così, dei soldati americani. A cominciare dal soldato Beau, il primo figlio di suo marito Joe Biden; ragazzo che era stato maggiore nella Guardia Nazionale in Kosovo, che ha poi combattuto (ed è stato decorato) in Iraq e che se n’è andato a 46 anni (a maggio del 2015) per un tumore al cervello. Venerdì scorso, per dire, Jill era in Romania, dove ha incontrato membri del governo, personale dell’ambasciata statunitense e operatori umanitari. Ma ha voluto visitare anche la base aerea di Mihail Kogalniceanu, vicino al Mar Nero. E ai soldati schierati da suo marito in quell’area dopo l’invasione russa in Ucraina, ha servito i pasti in mensa, ha regalato strette di mano e parole di vicinanza per loro e per le loro famiglie. Che avrebbe fatto un passaggio in Ucraina non si è saputo se non pochi minuti prima dell’incontro, e la scelta della scuola-rifugio segue l’impegno di entrambe sul fronte umanitario.
Località segreta
Da quando è scoppiata la guerra Olena Zelenska — che vive in una località segreta con i due figli di 9 e 17 anni — è impegnata più che in ogni altra cosa nel garantire corridoi umanitari sicuri per i profughi in fuga, in particolare per i bambini malati di cancro che hanno bisogno di cure ospedaliere. Lei ha cercato di organizzare trasferimenti nell’Ovest del suo Paese oppure nei Paesi occidentali, lei si è spesa per le loro cure e la loro evacuazione dalle regioni sotto attacco costante dei russi.
E mentre suo marito «è sempre in prima linea», per usare parole che ha ripetuto in più interviste, «io mi sento più a mio agio nell’ombra». Nell’ombra è rimasta, oltre che in Ucraina, anche se avevano offerto a lei e alla sua famiglia una via di fuga verso un Paese sicuro. E il fatto che ieri sia uscita dal suo luogo segreto per incontrare Jill Biden non è casuale. È in sé un messaggio del legame Usa-Ucraina.