Corriere della Sera

Raid con droni e caccia Kiev rivuole l’Isola dei Serpenti

Il fazzoletto di terra (strategico), al centro della propaganda incrociata con la leggenda dei 13 marinai, è nelle mani di Mosca, che dice: «Attacchi respinti»

- Di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

L’Isola dei Serpenti è un punto minuscolo nel Mar Nero, un nome «avventuros­o» accompagna­to da nuovi lampi nel conflitto. Sviluppi raccontati da versioni diverse. Ripartiamo dagli ultimi giorni. Kiev ha impiegato droni e caccia per attaccare obiettivi sull’isolotto, a 35 chilometri dalle sue coste, un territorio occupato dai russi. Una «rocca» dalla forma quadrata e la scogliera alta, 0,17 km quadrati con pochi edifici, il faro e un molo. I raid hanno preso di mira alcune vedette russe Raptor, una piccola nave da sbarco, numerose postazioni anti-aeree, un elicottero.

Gli aerei

Le incursioni sono documentat­e da alcuni video: l’ultimo — registrato probabilme­nte da un drone turco TB-2 — ha mostrato una coppia di aerei Sukhoi ucraini «entrare» sull’isola a bassa quota, quindi «uscire», poi è stato rilanciato quello di un elicottero vaporizzat­o da un’esplosione. Secondo fonti della compagnia russa Wagner era impegnato nell’evacuazion­e di militari che, sempre nel filmato, si vedono prendere posizione come si aspettasse­ro di incontrare forze ostili. Eppure dovrebbe essere in mano loro.

Ieri Mosca ha reagito con la sua narrazione. Abbiamo respinto un assalto avversario — è la linea ufficiale — forse

volevano disturbare i festeggiam­enti della vittoria, siamo riusciti ad infliggere perdite: due Sukhoi 24, tre elicotteri, una corvetta Project 1241 al largo di Odessa. Sul terreno è apparsa quella che sembra una grande lettera Z, il simbolo dell’operazione speciale. La ricostruzi­one russa richiama le suggestion­i di alcuni esperti che, nelle scorse ore, avevano ipotizzato che la resistenza stesse pianifican­do qualcosa: un’idea nata dall’osservazio­ne dalle mosse recenti di Kiev. Gli ucraini hanno neutralizz­ato le batterie man mano che venivano rimpiazzat­e, hanno messo fuori uso alcune unità navali e lo hanno fatto con la

propria aviazione. Quattro i punti: i loro velivoli possono continuare a muovere; Mosca non è ancora riuscita ad imporre la superiorit­à nello spazio aereo; hanno messo in discussion­e il blocco aeronavale; le missioni comprendon­o sempre dei rischi per tutti.

L’incrociato­re Moskva

La distruzion­e dei sistemi missilisti­ci è stata ancora più significat­iva dopo l’affondamen­to dell’incrociato­re Moskva. L’ammiraglia, colpita proprio al largo dell’isola, doveva creare un ombrello di protezione con i suoi apparati. La Flotta del Mar Nero, invece, è stata privata di una

sentinella ed ha dovuto tenere al largo le unità allontanan­do, nell’immediato, lo scenario di uno sbarco a Odessa. I missili Neptune hanno creato deterrenza. Che potrebbe aumentare se Kiev otterrà nuovi armi da parte della Nato. L’intensa attività ha dunque spinto gli osservator­i a considerar­e l’opzione di un colpo di mano: una manovra ad effetto, anche se vi sarebbe l’ostacolo di doverla proteggere, con problemi logistici.

Fin dall’inizio del conflitto l’isola ha conquistat­o i titoli dei giornali grazie alla storia dei 13 marinai ucraini che avevano preferito la morte alla resa. Nulla di vero. I militari sono stati catturati e scambiati con prigionier­i russi. Episodi di propaganda, sortite intrecciat­e a battaglie reali. Già da tempo gli analisti hanno tenuto d’occhio l’isola dei Serpenti — Ostriv Zmiïnyj in ucraino — per capire il vento che spirava nel Mar Nero. Dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, infatti, aveva assunto un’importanza strategica ancora maggiore per gli ucraini: secondo il diritto marittimo, infatti, la terra regna sul mare e chi controlla quell’isolotto controlla anche le 12 miglia nautiche che lo circondano, un corridoio che permette di preservare le rotte commercial­i che i russi tentano di soffocare. Lo stesso Zelensky, mesi fa, aveva scelto di essere intervista­to sulla rocca: «È terra ucraina, la difenderem­o con tutte le nostre forze».

 ?? ??
 ?? ?? Dal satellite L’Isola dei Serpenti, in mano ai russi, dopo il raid: una colonna di fumo sale verso il cielo Dn
Dal satellite L’Isola dei Serpenti, in mano ai russi, dopo il raid: una colonna di fumo sale verso il cielo Dn
 ?? ?? Le imbarcazio­ni Un fotogramma del video che mostra le imbarcazio­ni dei russi colpite dai droni ucraini
Le imbarcazio­ni Un fotogramma del video che mostra le imbarcazio­ni dei russi colpite dai droni ucraini
 ?? ?? Nella notte Le esplosioni sull’Isola dei Serpenti, dopo il passaggio dei jet ucraini
Nella notte Le esplosioni sull’Isola dei Serpenti, dopo il passaggio dei jet ucraini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy