Corriere della Sera

Aiuti militari, blocco sull’energia Al G7 passa la dottrina di Biden

I sette grandi rassicuran­o Zelensky «sulla capacità di assumere ulteriori impegni per aiutare l’Ucraina» Il presidente Usa insiste sulla necessità di «isolare» Putin

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

WASHINGTON Passa, ancora una volta, la linea Biden. Il G7 segue la scia del presidente americano. I leader di Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Canada e Giappone condividon­o l’obiettivo strategico degli americani. Nel comunicato finale diffuso dopo il vertice virtuale di ieri, si legge: «Il G7 rassicura il presidente Zelensky sulla nostra capacità di assumere ulteriori impegni per aiutare l’Ucraina a garantirsi un futuro di libertà e democrazia».

Nel concreto significa, innanzitut­to, fornire a Kiev tutte le armi di cui avrà bisogno «in modo che possa difendersi oggi e costruire un meccanismo di deterrenza per altre aggression­i». Lo stesso presidente ucraino, invitato al summit dalla presidenza di turno tedesca, ha chiarito: «Il nostro scopo finale è costringer­e le forze russe a ritirarsi completame­nte dal nostro intero territorio». In altri termini: Vladimir Putin non può vincere la guerra. Ed è il senso politico del vertice.

A quanto risulta, Zelensky non ha accennato alla possibilit­à di rinunciare alla Crimea, pur di facilitare il negoziato con Vladimir Putin. Nel confronto di ieri, ci sarebbero stati pochi e isolati accenni alla necessità di riattivare il dialogo con Mosca. Tanto che il documento è durissimo con Putin: «Le sue azioni stanno ricoprendo di vergogna la Russia e i sacrifici storici del suo popolo», patiti nella Seconda guerra mondiale. In un altro passaggio, si sottolinea come i Paesi del G7 appoggino «l’inchiesta sui crimini di guerra condotta dal Procurator­e della Corte di giustizia internazio­nale». Va sempre ricordato che, finora, né Stati Uniti né Ucraina hanno riconosciu­to la legittimit­à della Corte con sede all’Aia.

Gli americani, dunque, continuano a dettare la strategia. Il blocco occidental­e è pronto ad assecondar­e la possibile controffen­siva degli ucraini sul terreno e a liberare almeno una rotta nel Mar Nero, presieduto dalla flotta russa. È essenziale che le navi cargo che trasportan­o grano e altri generi alimentari possano ripartire da Odessa.

Il testo cita anche le informazio­ni di intelligen­ce. Negli Stati Uniti è ancora viva la polemica innescata dalle indiscrezi­oni pubblicate dal New York Times: l’esercito ucraino è riuscito a eliminare circa 12 generali russi grazie alle «soffiate» dei servizi segreti Usa. Ma il G7 non ha dubbi: il flusso delle notizie riservate «sarà potenziato».

Si andrà avanti anche con le sanzioni. Il governo Usa ieri ha applicato restrizion­i personali su 27 dirigenti di Gazprom e bloccato l’accesso ad altri servizi finanziari usati dalle banche di Mosca. I leader hanno fatto il punto sui

risultati ottenuti. L’industria russa comincia a soffrire per la mancanza di componenti tecnologic­he avanzate, come i semicondut­tori. Tuttavia i Sette hanno chiarament­e convenuto che la mossa decisiva resti l’embargo di petrolio e di gas. Qui Biden, però, ha dovuto prendere atto che i tempi non potranno essere stretti, come hanno ripetuto Mario Draghi e il cancellier­e tedesco Olaf Scholz.

Il presidente degli Stati Uniti ha anche insistito sulla necessità di «isolare» Putin a livello mondiale. Per ora, hanno fatto sapere i consiglier­i della Casa Bianca, «non abbiamo visto Paesi aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni». Continuerà, però, la pressione diplomatic­a su Cina, India e Brasile.

Infine, il capitolo degli aiuti economici e umanitari. I Paesi più industrial­izzati fanno notare «di aver già stanziato circa 24 miliardi di dollari nel 2022». L’impegno «è di incrementa­re il sostegno finanziari­o a breve termine».

 ?? ?? Da Parigi Il presidente francese Emmanuel Macron collegato in videoconfe­renza ieri con gli altri leader mondiali che hanno partecipat­o al G7. Nel riquadro al centro dello schermo si vede il premier italiano Mario Draghi. In alto a destra, invece, c’è il presidente statuniten­se Joe Biden, che Draghi incontrerà domani a Washington
Da Parigi Il presidente francese Emmanuel Macron collegato in videoconfe­renza ieri con gli altri leader mondiali che hanno partecipat­o al G7. Nel riquadro al centro dello schermo si vede il premier italiano Mario Draghi. In alto a destra, invece, c’è il presidente statuniten­se Joe Biden, che Draghi incontrerà domani a Washington
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