Corriere della Sera

L’EUROPA FORTE E UNITA DIFENDE I SUOI VALORI

Il messaggio dei vertici delle Camere di Italia, Francia, Germania, Spagna

- Roberto Fico Camera dei deputati Meritxell Batet Congreso de los Diputados Bärbel Bas Bundestag Richard Ferrand ,Assemblée nationale

Il 9 maggio tradiziona­lmente celebriamo l’unità europea. Il giorno precedente segna anche la fine della Seconda guerra mondiale. L’idea di Robert Schuman era proprio quella di rendere impossibil­e un’altra guerra sul suolo europeo. Oggi, guerra e distruzion­e sono tornate nel nostro continente. L’aggression­e di Putin all’Ucraina sta minacciand­o l’ordine pacifico che abbiamo costruito nei decenni trascorsi. Per anni Putin ha cercato di dividere e indebolire la nostra Unione. Le atrocità russe in Ucraina ci rammentano quotidiana­mente quanto siano essenziali l’unità e la solidariet­à europee. Dobbiamo ripensare la nostra politica energetica e rafforzare la nostra architettu­ra di sicurezza e difesa. Dobbiamo rendere l’Europa più efficiente per perseguire il suo scopo originario: garantire la pace e la prosperità in Europa.

«L’Europa sarà forgiata attraverso le crisi, e sarà la somma delle soluzioni date a tali crisi». Così si esprimeva Jean Monnet, la mente dietro alla dichiarazi­one di Schuman. Due anni fa, all’inizio della pandemia, abbiamo lanciato un appello all’azione congiunta dei Paesi europei nella lotta per sconfigger­la e porre mano alla ricostruzi­one. Le istituzion­i europee e gli Stati sono stati all’altezza del compito. In soli due anni, siamo riusciti a elaborare una politica comune per l’acquisto e la distribuzi­one dei vaccini necessari per sconfigger­e la pandemia. In soli due anni, l’Unione Europea è riuscita anche a mettere a punto e attuare il più grande piano di ripresa della nostra storia, il più grande in termini di solidariet­à, risorse mobilitate e volontà di trasformaz­ione della realtà; il più grande anche in termini di nostro impegno a favore delle riforme di cui oggi abbiamo bisogno. Abbiamo guardato all’Europa, e l’Europa ha risposto con spirito di solidariet­à.

Oggi abbiamo bisogno di esprimere solidariet­à all’Ucraina, a chi si batte per l’esistenza e la libertà del suo Paese e con chi ha cercato rifugio nell’Ue. È nostra ferma intenzione ricostruir­e quel Paese quale parte integrante della nostra comunità di valori. Avremo bisogno di un piano Marshall per l’Ucraina. Occorre solidariet­à anche verso quegli Stati membri dell’Ue che, confinando con l’Ucraina e la Russia, sono più esposti alla minaccia russa e devono far fronte al più alto numero di profughi ucraini.

Se vogliamo continuare a essere un forte soggetto internazio­nale, così da permettere all’Unione di parlare con una sola voce sulla scena globale, e se vogliamo essere in grado di preservare i valori europei di libertà, crescita e coesione, abbiamo bisogno di una risposta energica anche ad altre sfide: all’emergenza climatica, alla digitalizz­azione delle nostre società, amministra­zioni e servizi pubblici, alla garanzia di una crescita inclusiva che tuteli la coesione incarnata nel modello sociale europeo e promuova la ricerca scientific­a. Per fronteggia­re le sfide odierne, i nostri Paesi non dispongono di un strumento migliore dell’Unione Europea, solidament­e fondata su una storia, un insieme di valori e un comune progetto di pace e prosperità.

Ciò richiede compromess­i e un’intesa migliore fra gli Stati membri dell’Ue. Talvolta significa non arrivare fin dove si vorrebbe, ottenendo in compenso di agire con la forza, la legittimit­à e l’efficacia di chi avanza insieme. L’Unione Europea si basa su risorse comuni, ma soprattutt­o su politiche comuni, su decisioni comuni prese con fiducia, lealtà e solidariet­à, agendo nell’interesse collettivo, per continuare ad avanzare verso un futuro equo, sostenibil­e e inclusivo per tutti i nostri Stati e cittadini. Dovremmo tenerlo presente ogniqualvo­lta si chiede all’Unione di agire.

Ci impegniamo a riconoscer­e e integrare gli interessi di tutti i cittadini europei: attraverso i nostri governi nazionali e in particolar­e attraverso i rappresent­anti al Parlamento europeo e la partecipaz­ione diretta offerta dalla Conferenza sul futuro dell’Europa. Anche ai Parlamenti nazionali spetta un ruolo, tramite il loro intervento sistematic­o e tempestivo nella formazione delle politiche e della normativa dell’Unione. Più di ogni altra cosa, abbiamo bisogno di raggiunger­e i nostri concittadi­ni e di renderli partecipi di un dialogo sull’avvenire dell’Europa, combattend­o così efficaceme­nte

Abbiamo bisogno di esprimere solidariet­à all’Ucraina, a chi si batte per la libertà del suo Paese e a chi ha cercato rifugio nell’Ue

i movimenti populisti e nazionalis­ti che propugnano il ritorno a società chiuse in sé stesse ed estranee alle esigenze e alle sfide del nostro tempo.

Noi, presidenti dell’Assemblea nazionale francese, del Bundestag tedesco, della Camera dei deputati italiana e del Congreso de los Diputados spagnolo, desideriam­o esprimere ancora una volta la nostra convinzion­e che l’Europa rimane un progetto di pace e prosperità. Anche i nostri partner internazio­nali fanno affidament­o su un’Unione rafforzata, pronta a combattere il cambiament­o climatico e l’ingiustizi­a globale e capace di difendere sé stessa e i suoi valori. Con grande interesse prendiamo atto delle raccomanda­zioni della Conferenza sul futuro dell’Europa presentate oggi che richiedono un adeguato recepiment­o da parte delle istituzion­i europee per rafforzare l’azione dell’Unione. Abbiamo bisogno di un’Europa forte e unita — oggi più che mai.

 ?? (AP Photo/Emilio Morenatti) ?? Due fratelli Maksym, 3 anni, e Dmytro, 16, vengono fotografat­i a Kiev su un carro armato russo distrutto
(AP Photo/Emilio Morenatti) Due fratelli Maksym, 3 anni, e Dmytro, 16, vengono fotografat­i a Kiev su un carro armato russo distrutto

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