Corriere della Sera

«Gli alpini risorsa per il Paese»

Il messaggio di Mattarella, in 80 mila all’Adunata di Rimini Il ministro Guerini: «Uniformare le feste delle forze armate? L’invito del presidente sarà recepito»

- DAL NOSTRO INVIATO Riccardo Bruno

RIMINI Le prime a partire alle 9 del mattino sono le fanfare, poi gli alpini istriani. Le ultime a muoversi, quando il sole è già tramontato, sono le penne nere di casa, la sezione Bolognese-Romagnola. È infinita la sfilata segnata dal passo di marcia, dai cori e dagli applausi della gente che si assiepa sul lungomare di Rimini. Sfila l’orgoglio degli uomini delle montagne accanto ai primi ombrelloni aperti, e sembra già Ferragosto. Torna, dopo due anni di stop, l’Adunata per la 93esima volta, la festa di chi non è più soldato eppure sente di far ancora parte di un esercito. Lo ricorda il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato all’Ana, l’Associazio­ne nazionale alpini, quando sottolinea il «contributo straordina­rio sempre offerto alle attività di volontaria­to, con quei sentimenti di fratellanz­a e solidariet­à che hanno caratteriz­zato la presenza delle penne nere sul territorio». E quando aggiunge che «le muove un forte sentimento di appartenen­za mai venuto meno, con saldi legami tra i membri dell’Associazio­ne, risorsa preziosa anche nell’ambito del sistema della Protezione civile della Repubblica».

Mentre sfilano le 80 sezioni italiane e le 30 straniere, lo speaker ricorda con enfasi battaglie e atti di eroismo che affondano nella storia, ma coloro che marciano sono uomini che non si sono risparmiat­i in tempo di pace, dal terremoto del Friuli in poi ogni volta che c’era bisogno. È stato così anche durante la pandemia, nella costruzion­e degli ospedali da campo e dopo nella campagna di vaccinazio­ne che ha nell’alpino Francesco Paolo Figliuolo il simbolo più riconoscib­ile. Lui è qui, stringe mani, si concede per una foto ricordo e dice che è «una bella cosa riprendere i rapporti sociali».

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ribadisce che l’Adunata rappresent­a «una giornata di rinascita in cui diciamo grazie agli Alpini per il lavoro che fanno. Oggi diamo un messaggio di speranza, di solidariet­à e di comunità, abbiamo visto sfilare i valori dell’Italia». E sulle polemiche scoppiate dopo l’istituzion­e della Giornata della memoria e del sacrificio degli alpini (il 26 gennaio, ricordo della battaglia di Nikolajewk­a del 1943 contro l’Armata russa e per proteggere la ritirata delle truppe nazifascis­ta) e la raccomanda­zione di Mattarella sull’opportunit­à di uniformare le celebrazio­ni tra tutte le forze armate, Guerini risponde che quello del Presidente «è un messaggio importante che credo che il Parlamento e il governo debbano guardare con grande attenzione. Penso che ci siano le condizioni perché questo invito si trasformi in realtà». Ma oggi qui a Rimini è il giorno in cui si ritrova un Corpo che celebra i 150 anni dalla sua costituzio­ne. Per l’occasione, insieme al Labaro con le 209 medaglie d’oro al valor militare, sfilano per la prima volta tutte insieme anche le 19 bandiere dei reggimenti, «una vera e propria legion d’onore alpina».

Dopo la pioggia, splende il sole nella domenica romagnola e tutti gli ottantamil­a vogliono godersi la passerella. Primo tra tutti Giovanni Alutto, da Barbaresco, classe 1916, il più «vecio» tra i «veci». «Desideravo essere qui, sono due anni che aspettavo. Ho 105 anni e potrebbe essere l’ultima per me». È nato durante la Prima Guerra Mondiale, ha combattuto nella Seconda in Albania e in Russia, ha rischiato di morire e patito la fame, ma ripensa alla sua vita e afferma sicuro: «Sono stato fortunato, sono nato con la camicia. Ho fatto tutto e sono sempre stato bene». È questo lo spirito dell’alpino.

Gli alpini simbolo di impegno e solidariet­à Abbiamo potuto osservare la loro operosità nella lotta al Covid Federico D’Incà

Applausi a Figliuolo

La sfilata dopo due anni di stop. Applausi e foto ricordo per il generale Figliuolo

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Penne Nere Un momento della grande sfilata degli alpini a Rimini. La 93esima Adunata nazionale con cui si sono celebrati i 150 anni del Corpo ha visto lo sfilamento delle Penne Nere sul Lungomare della città romagnola già dalle 9 di mattina. Il tracciato era lungo due chilometri. A Rimini si sono dati appuntamen­to 80 mila alpini in rappresent­anza di 110 sezioni
 ?? ?? Un onore e un orgoglio ospitare a Rimini l’Adunata nazionale. Non so quanti alpini abbia abbracciat­o Stefano Bonaccini
Un onore e un orgoglio ospitare a Rimini l’Adunata nazionale. Non so quanti alpini abbia abbracciat­o Stefano Bonaccini
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