Corriere della Sera

La differenza arriva dalle gomme Importante il lifting

- Di Giorgio Terruzzi

Non è bastata la tenacia strepitosa di Leclerc per tenere testa ad un monumental­e Verstappen. Due campioni di altissimo profilo che stanno animando un testa a testa già memorabile, qualcosa che continuerà, crediamo, per l’intera stagione. La differenza a Miami l’hanno fatta, ancora una volta le gomme. O, meglio, la relazione tra assetto e usura pneumatici da parte delle rispettive vetture. Migliore quella della Red Bull, soprattutt­o nella parte iniziale della gara, con pneumatici di mescola più tenera. Abbastanza per dare al campione del mondo un margine sufficient­e per gestire prima e per contrastar­e, da una posizione favorevole, Leclerc nel finale, dopo illusoria safety car per la Ferrari. È Charles ancora in testa al Mondiale, ma è evidente al momento il vantaggio di Verstappen che ha vinto ogni corsa in cui non ha patito guasti. Il che, oltre a rendere elettrico il futuro prossimo, attribuisc­e peso enorme alle evoluzioni tecniche che i due team porteranno al prossimo Gran Premio, in Spagna, tra due settimane. Una corsa, quella di Barcellona, che darà una misura diversa rispetto a quanto visto sin qui perché offrirà i frutti del primo vero lavoro di sviluppo su una base ancora acerba. Sui duellanti là davanti i dubbi sono inesistent­i. Due piloti capaci di spingere e di spingersi generando adrenalina e spettacolo ogni domenica. A Miami erano in gioco le reputazion­i anche dei rispettivi compagni di squadra e qui Sainz ha dato una lezione a Perez, tenendolo dietro nonostante una inferiorit­à ancora una volta gommistica. Era importante per Carlos ripristina­re umore e classifica, anche se a lui possiamo addebitare una partenza infelice, cosa che ha spalancato la porta all’attacco di Verstappen su Leclerc. Il peccato, intendiamo­ci, è stato veniale perché negli States Max avrebbe vinto comunque, replicando qualcosa che fece Lelerc in Australia, vale a dire decimi, pochissimi, guadagnati inesorabil­mente giro dopo giro, sino a mettersi in salvo. L’impression­e è che con questa Red Bull sia difficilis­simo vincere le gare. Il fatto è che questa Red Bull, così come questa Ferrari, offriranno a breve un doppio lifting. Due colpi di reni che daranno il primo verdetto pesante ad una sfida comunque tiratissim­a. Per i verdetti, insomma, è ancora presto.

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