Perugia resiste e allunga la sfida scudetto
Non nel mio cortile. Perugia respinge Civitanova e le sue ambizioni di confermarsi campione d’Italia del volley per la terza volta di fila (in 4 anni: nel 2020 la pandemia impedì il completamento della stagione) e rimane a galla nella serie tricolore. Il 3-1 (24-26, 25-19, 25-18, 26-24) nella terza sfida porta la situazione sul 2-1 per i marchigiani, ma apre scenari interessanti: mercoledì la Lube avrà di nuovo il match ball, però la palla sarà rovente e i campioni in carica non dovranno sentire il peso di una partita nella quale la Sir Safety farà di tutto per conquistare lo spareggio
nel palasport amico. Perugia è rimontata in sella alla finale dopo un pericoloso svarione nel primo set, perso in volata a causa di un errore-punto di Leon. Il rischio di cedere sul piano emotivo era forte, ma la squadra sfidante, dominatrice della stagione regolare, ma oggi meno sicura di sé, ha saputo reagire con il carattere, trovando finalmente una costanza nel rendimento. Sul riscatto di Leon, che ha lanciato l’allungo (6-3), ha costruito un secondo set devastante (anche +10, 199) vedendo lievitare un po’ tutti, dai cannonieri scelti ai due centrali, Solé e Mengozzi, che Giannelli ha rifornito a dovere. Macerata s’è afflosciata, meno brillante del solito Simon, alterni Yant, Zaytsev e Garcia, e ha visto la Sir Safety strappare per l’allungo decisivo (19-15, 22-17). Però la Lube ci ha provato ancora, c’era pur sempre un tie break da provare a conquistare: così ha ribattuto colpo su colpo e nella quarta frazione ha messo la testa sul filo di lana (set ball sul 23-24), scoprendo però che il guizzo giusto, causa due errori fatali di Garcia, l’hanno avuto gli umbri. Nella Sir Safety sontuoso Leon (21 punti, con 16 attacchi vincenti), ai campioni non è bastato mandare Garcia, Lucarelli e Yant in doppia cifra. Ora Macerata scorge Perugia negli specchietti e non è un bel vedere.