Trecento ordigni scovati Il cane sminatore «gloria» dell’esercito di Kiev
Era accanto a Zelensky durante la visita di Trudeau
KIEV Nome: Patron. Data di nascita: 2020. Mestiere: sminatore. Zampe: quattro.
In Ucraina è diventato una celebrità perché — dicono i suoi colleghi sul campo di battaglia — ha aiutato i vigili del fuoco e gli artificieri dell’esercito di Volodymyr Zelensky a individuare e a rendere inoffensivi quasi 300 ordigni lasciati dalle truppe russe.
Ci sarà pure della propaganda nell’annunciare le sue imprese come fosse un supereroe dei cartoni animati. Ma fatto sta che domenica sera, durante la visita del primo ministro canadese Justin Trudeau a Kiev, Patron — il jack russell terrier più famoso d’Ucraina — era accanto al presidente a fare gli onori di casa.
Zelensky ha premiato i geabbaiando. nieri delle sue forze armate che hanno imparato la tecnologia canadese di sminamento. Poteva mancare il re degli sminatori? Ovviamente no. Di più: il presidente ucraino ha deciso che lui e il suo umano di riferimento — Myhailo Iliev — meritavano una medaglia al valore. Lui, in particolare, «per avere non solo aiutato a neutralizzare gli esplosivi», ma anche per «insegnare ai bambini le regole di sicurezza anti-mine».
Patron — che in ucraino significa «munizioni» — in effetti è diventato una star del web seguitissimo dai bambini, e il Servizio di emergenza ucraino (Ses) ha colto l’occasione per pubblicare video sulla sua attività e dare suggerimenti sulla sicurezza.
All’incontro di domenica sera, va da sé, si è presentato Trudeau lo ha guardato divertito mentre lui scodinzolava per dargli il benvenuto infilato nel suo cappottino antiproiettile disegnato su misura. Un momento di leggerezza, fra sorrisi e applausi all’ospite d’onore che, naturalmente, non era il premier canadese ma lui, il piccolo Patron. E con quella scenetta che ha fatto il giro del mondo, il mito del cagnolino anti-ordigni ha guadagnato in un giorno solo una quantità di punti che mai avrebbe pensato di accumulare in tutta la sua vita.
Finita la parte più importante della visita, Zelensky e Trudeau si sono occupati anche del resto: la videoconferenza dei leader del G7, per esempio.