Bper, profitti a quota 112,7 milioni. «Solida posizione patrimoniale»
Banca popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso il primo trimestre del 2022 con un utile di 112,7 milioni di euro. Cresciuti del 16,6 per cento i ricavi, che hanno toccato gli 883,7 milioni. Ieri il consiglio di amministrazione ha dato il via libera ai conti, approvando i risultati individuali della banca al 31 marzo 2022, nonché quelli consolidati di gruppo. Un risultato sopra le attese, che stimavano un utile netto di 75 milioni: il profitto pre tasse è stato di 158,3 milioni, in rialzo del 50 per cento, al netto delle componenti straordinarie. A spingere i ricavi sono state in larga misura le commissioni, balzate a 450,6 milioni, così come il margine di interesse, cresciuto del 9,6 per cento e assestatosi a 376,4 milioni. «La redditività è in forte crescita — ha commentato l’amministratore delegato Pier Luigi Montani — con il nuovo piano industriale di giugno ci rafforzeremo ulteriormente». L’utile ha fatto registrare un calo rispetto ai 400,3 milioni registrati nel primo trimestre del 2021: in quel caso aveva però inciso l’avviamento legato all’acquisizione degli sportelli di Ubi nell’ambito dell’opa di Intesa Sanpaolo. L’ad ha poi fatto il punto sullo scenario geopolitico internazionale e sulle ripercussioni del conflitto in Ucraina: ««Il primo trimestre dell’anno è stato purtroppo caratterizzato dallo scoppio a fine febbraio della guerra — ha aggiunto il manager — con pesanti ripercussioni umanitarie, sociali ed economiche». Un contesto di mercato caratterizzato da crescenti pressioni inflazionistiche e da un’elevata incertezza, secondo la banca: « Questo quadro ci pone davanti a nuove sfide, che Bper saprà affrontare efficacemente grazie ai progressi compiuti sul fronte della generazione dei ricavi, alla solida posizione patrimoniale e di liquidità e ai significativi miglioramenti raggiunti nell’ambito della qualità del credito. Tali aspetti saranno inoltre ulteriormente rafforzati con le azioni e le misure previste dal nuovo piano industriale».