Corriere della Sera

Misurare l’impatto sociale: al via il progetto di Banca Ifis

Piano con il Politecnic­o. Fürstenber­g: «Importante cambiament­o di prospettiv­a»

- Rita Querzè

Si fa presto a dire «impatto sociale». A parole la gran parte delle imprese assicura di investire in iniziative a favore del territorio, di agevolare i dipendenti nella conciliazi­one tra famiglia e lavoro, di sostenere realtà non profit. Ma quante risorse vengono mobilitate davvero? E con quale impatto?

Questo è il nodo quando si parla di sostenibil­ità. La S che sta dentro l’acronimo Esg (E come environmen­t, cioè ambiente, e poi S di sociale e G di governance) è la più difficile da misurare. Tra le realtà che avviano un percorso per stimare il proprio impatto sociale c’è banca Ifis, intermedia­rio finanziari­o nato nel 1983, attivo in modo particolar­e nel factoring e nella gestione dei «Non performing loans», i crediti deteriorat­i.

«Stiamo sviluppand­o un progetto in collaboraz­ione con il Politecnic­o di Milano — racconta il vicepresid­ente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenber­g Fassio —. Si tratta di un modello di misurazion­e dell’impatto che la Banca genera con le sue attività in ambito sociale. Questo modello ci permetterà di definire per ognuna di queste attività precisi Kpi (key performanc­e indicators, indicatori della performanc­e, ndr;) e di misurare il valore generato da ciascuno di essi. Si tratta di un cambiament­o di prospettiv­a molto importante perché ci permetterà di tradurre la dimensione S - prima considerat­a intangibil­e - in un set di valori concreti. L’impatto delle iniziative sociali, oltre a diventare misurabile sarà pianificab­ile».

La volontà di avere un impatto sociale positivo va sempre d’accordo con la generazion­e del profitto? «Chi vuole investire seriamente sull’impatto sociale deve creare soluzioni innovative, sul piano organizzat­ivo e di business, che tengano insieme le due cose», dice Mario Calderini, docente di Management dell’impatto del Politecnic­o di Milano che sta seguendo Banca Ifis nel suo progetto. Certo è che al momento gli standard su cui ci si può basare sono oltre un migliaio. Gri, Iris, B corp i principali.

Banca Ifis ha deciso di raccoglier­e tutte le iniziative che he mettono al centro le persone all’interno di Kaleidos, il laboratori­o sull’impatto sociale. Tra queste anche un osservator­io dedicato ai temi e ai trend della transizion­e sostenibil­e. Tra le altre cose Banca Ifis è stato il primo istituto in Italia a certificar­si per la parità di genere.

Di impatto sociale e di genere si occuperà oggi un evento online su www.corriere.it alle ore 16 a cui parteciper­anno, oltre a Banca Ifis, la ministra delle Pari opportunit­à e la Famiglia Elena Bonetti, la presidente di Rold Laura Rocchitell­i e l’attrice Laura Curino.

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Gli standard utili alla misurazion­e dell’impatto sociale sono oltre un migliaio

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Al vertice Il vicepresid­ente di Banca Ifis Ernesto Fürstenber­g Fassio. L’istituto è stato fondato nel 1983

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