Taobuk insegue la verità senza rinunciare al dubbio
Sicilia Appuntamenti dal 16 al 20 giugno. Tra gli ospiti Houellebecq, Auster, Parisi, Markaris, Servillo
Una moltitudine di ospiti, una ormai classica serata di gala, ma anche un nuovo format dedicato all’arte: si svolgerà da giovedì 16 a lunedì 20 giugno a Taormina la XII edizione del festival Taobuk, ideato e diretto da Antonella Ferrara. La rassegna, realizzata con il sostegno della Regione siciliana e della Fondazione Taormina Arte Sicilia, riunirà circa 200 tra scrittori, scienziati, saggisti e artisti, italiani e internazionali, intorno a un tema, la Verità, che evoca le contraddizioni della società contemporanea e i molti interrogativi di un’epoca di conflitti.
«Verità, il tema scelto per questa XII edizione — ha spiegato l’ideatrice Ferrara — è una parola che non è né plurale né singolare: non è dogmatica, ma è pervasa dal dubbio, racconta una ricerca che ben esprime le contraddizioni del nostro tempo: uno sforzo necessario, che si colloca alla radice stessa della conoscenza. Sosteneva Eraclito che “la natura ama nascondersi”. Ecco, il festival si spinge a fondo, e dalla letteratura travalica e interseca altri campi, arti e scienze, per contemplare punti di vista allargati sul mondo».
Al dubbio che accompagna la verità è dedicato il manifesto della rassegna, creato dal maestro siciliano Emilio Isgrò: un grande punto interrogativo che rimane quasi l’unico messaggio intelligibile tra le «cancellature» che sono la cifra dell’artista. Proprio Isgrò sarà tra i protagonisti della serata di gala in cui verranno assegnati i Taobuk Awards: sabato 18 giugno, al Teatro Antico di Taormina, riceveranno il premio lo stesso Isgrò, gli scrittori Paul Auster e Michel Houellebecq (Taobuk Awards per l’Eccellenza letteraria), il fisico Giorgio Parisi, il regista Roberto Andò, l’attore Toni Servillo. La consegna dei premi sarà accompagnata dalle esibizioni di Malika Ayane, della soprano Olga Peretyatko, del violinista Alessandro Quarta e di Jacopo Tissi, già primo ballerino del Bolshoi, con l’Orchestra del Teatro Bellini di Catania.
Nei dieci diversi filoni del festival, il tema si piega e si trasforma: diventa la ricerca della verità per gli scienziati, ad esempio, o l’indagine per gli investigatori letterari, o l’illusione del vero nell’arte, o ancora il concetto di realtà e falsità nel mondo in guerra. Si comincia giovedì 16, dalle ore 10, con il giornalista e scrittore Matteo Collura sulla natura di Dio, e si prosegue con il filosofo Maurizio Ferraris sul confine a volte nebuloso tra postverità e realtà, e con la scrittrice Elena Loewenthal sul «genere» del linguaggio, che a volte veicola stereotipi sul femminile. Sempre il 16, nel pomeriggio, gli incontri con autori come Massimo Maugeri, Giancarlo De Cataldo, Valerio Magrelli, Andrea Vitali, e le lectio di saggisti come il medico Giuseppe Remuzzi, sulla verità della parola e l’emergenza sanitaria, e il sociologo Domenico De Masi su lavoro e ozio.
Nella giornata del 16 giugno si avvia anche il nuovo format Fuori cornice, ciclo dedicato all’arte e curato da Roberta Scorranese e Antonella Ferrara: alle ore 18, proprio Emilio Isgrò racconta la sua arte agli studenti e al pubblico. L’artista è anche protagonista di una mostra nell’ex chiesa di Sant’Agostino. Lo stesso Isgrò dialogherà con Eva Cantarella venerdì 17 giugno, su Verità come immaginazione.
Inizia il 17 giugno anche il focus di geopolitica, realizzato con il supporto dell’Università degli Studi di Messina e in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali (Iai), con la curatela di Viviana Mazza: il III Osservatorio sul futuro dell’Europa, in cui la guerra in Ucraina sarà un tema caldo, inizia col dibattito Democrazia vs. autocrazie, con l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, Gianni Vernetti e gli scrittori Mikhail Shishkin e Boris Khernovsky. Nei giorni successivi, incontri sul Mediterraneo, sulla difesa, sulla Next Generation Eu: tra gli ospiti Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea, Piero Fassino, presidente della commissione Esteri della Camera, e Nathalie Tocci, direttrice dello Iai.
Sempre venerdì 17 giugno continuano gli incontri con gli autori: Edoardo Albinati indaga la verità dell’amore, Nicola Gardini parla del senso della perdita nel dolore, Petros Markaris presenta l’ultimo caso del commissario Charitos, Donald Sassoon riflette sul capitalismo, Telmo Pievani si occupa di polarizzazioni tra vero e falso sui social.
Sabato 18, oltre alla serata di gala con i Taobuk Awards, da citare anche l’inaugurazione, alle ore 18, dell’installazione monumentale di Isgrò Le farfalle dei Malavoglia, nel centenario della morte di Giovanni Verga.
Il programma di domenica 19 offre nella mattinata un focus di incontri dedicati alle scienze contemporanee, che inizia con la lectio sugli organoidi nella ricerca sul cancro, con Hans Clevers: il ricercatore è il primo vincitore del Taobuk Da Vinci Award, un nuovo premio per le eccellenze scientifiche, che gli verrà consegnato domenica alle ore 10.
Sempre il 19, continuano in parallelo anche i dibattiti letterari, con la tavola rotonda Cantiere cultura (alle ore 11) sulla politica del libro, con Stefano Mauri, Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura, Mario Andreose, presidente de La nave di Teseo, e altri. Nel pomeriggio, gli incontri con i protagonisti dei Taobuk Awards, dalle ore 18: Paul Auster parla di Verità è menzogna, menzogna è verità, segue Michel Houellebecq su Verità inquiete, e il Nobel Giorgio Parisi su Le complesse verità dell’universo. Gli ospiti sono ancora molti: sempre il 19 giugno, Ingo Schulze, Giacomo Marramao, Luca Palamara tra gli altri; e il 20 giugno, Maurizio de Giovanni, Maylis De Kerangal, Amin Maalouf.
Nasce il «Da Vinci Award» dedicato alle eccellenze scientifiche: vince Hans Clevers