Vinse nel 1990
Cutugno: la mia «Insieme: 1992» si trasformò in un inno
«Sono felice che l’Eurovision sia tornato in Italia. Sarebbe bello se da quel palco di Torino partisse un successo internazionale capace di anticipare uno scenario di pace, esattamente com’è successo a me». A parlare è Toto Cutugno, vincitore del concorso europeo nel 1990, seguito nell’album d’oro, dopo ben 31 anni, dai Måneskin. Della rock band romana che ha conquistato il tetto del mondo portando il contest musicale a Torino, Cutugno è fan. Lo scorso anno si era congratulato per il trionfo con «Zitti e buoni»: «Ha vinto un brano fuori dagli schemi. Ho provato la stessa gioia dei Måneskin. Mi è piaciuta l’esibizione, la presenza scenica. Damiano canta molto bene», aveva detto. La sua canzone vincitrice, «Insieme: 1992», «divenne un inno dell’Europa unita prima ancora che si realizzasse», afferma con orgoglio il cantante, autore di successi come «L’italiano», «Solo noi» e «Gli amori». Ripercorrendo l’emozione della vittoria all’Eurovision nel 1990 a Zagabria,
Cotugno ricorda: «Anche allora, proprio come oggi, c’era un conflitto alle porte. Quello jugoslavo scoppiò poco tempo dopo e, in quella guerra, perse la vita uno dei coristi dell’Eurovision che mi aveva raccontato le difficoltà del suo Paese». «Quella vittoria — conclude infine — per me significò anche questo: non solo l’inizio di una carriera internazionale che ha portato i miei brani in giro per il mondo,ma soprattutto la costruzione di un’Europa unita dai valori di fratellanza e libertà».