Corriere della Sera

«Roma è sempre magica» per Fognini, ma solo per lui

Sonego e gli altri italiani wild card fuori dagli Internazio­nali, stasera tocca a Sinner travolto dai fan

- Marco Calabresi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Menomale che Fabio c’è. Fognini ha scelto il completino gessato per presentars­i elegante all’esordio nel torneo che tanto ama ma che, a parte un quarto di finale nel 2018 perso contro Nadal, non gli ha mai dato gioie. E non ha fallito, cosa per nulla scontata vista l’ecatombe italiana iniziata con i forfait di Berrettini e Musetti e proseguita con le sconfitte di tutti gli altri, dalle giovani wild card Passaro, Arnaldi e Cobolli, al qualificat­o Zeppieri, fino a Lorenzo Sonego, che lo scorso anno entusiasmò fino alla semifinale con Djokovic e ieri è stato battuto da Shapovalov in un match non senza polemiche.

Aveva un sorteggio scomodo anche Fognini, almeno nel nome: Dominic Thiem, però, sta rientrando dopo una lunga inattività e Fabio ne ha approfitta­to, nonostante un passaggio a vuoto nel decimo game del secondo set. Solo rinviata di qualche minuto la dedica sulla telecamera a due persone che non ci sono più: lo storico medico Pier Francesco Parra e la nonna, scomparsa qualche giorno fa.

Ma così è la vita, anche perché ieri sul Centrale a fare il tifo per Fabio non c’era solo Flavia Pennetta ma anche il primo figlio Federico. «È venuto per vedere l’Inter (domani a Roma la finale di Coppa Italia, ndr), lo accompagne­rò nell’altro hotel visto che nel nostro c’è la Juventus — racconta —. Prima del match mi ha incoraggia­to: “Mi raccomando papà, dritto e rovescio”, ma spero non giochi a tennis, da papà si soffre troppo». E a proposito di Inter: «A febbraio ci siamo addormenta­ti. Se il Milan dovesse vincere lo scudetto sarebbe meritato».

Di vincere, Fabio ha ancora voglia: «Roma è sempre magica e l’Italia meriterebb­e altri tornei così; il mio ranking invece non è più una priorità: la cosa importante è andare avanti e giocare a questi livelli, perché non so se avrò l’umiltà di ripartire dai Challenger per risalire. Finché avrò voglia e finché mi incazzerò, vorrà dire che ci tengo». Se tutto andrà bene stasera (nel pomeriggio, invece, gioca la giovane wild card Nardi contro Norrie, debutta anche Djokovic), avremo un derby italiano nel secondo turno e sicurament­e un azzurro negli ottavi, cosa a cui ci siamo fortunatam­ente abituati negli ultimi anni dopo edizioni in cui si esultava a vedere bandiere italiane il giovedì. Jannik Sinner, che alle 20.30 affronterà lo spagnolo Pedro Martinez, numero 40 del mondo, ha avuto qualche giorno per resettare il cervello dopo la batosta subita a Madrid da Auger-Aliassime: è stato travolto dall’entusiasmo dei ragazzini, è sembrato sereno e carico. L’ultima volta che è venuto al Foro Italico col 100% di pubblico, era poco più che un bambino: ci è tornato da grande.

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Sorriso Filippo Fognini, 35 anni il 24 maggio, esulta per la vittoria su Thiem (LaPresse)

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