Lo spettacolo del Gp di Miami sospeso tra finzione e realtà
In attesa del metaverso (il mondo virtuale intimamente connesso con il mondo reale), ci siamo goduti il Gp di Miami, il più somigliante ai videogame. In quel circuito tutto pareva finto, a partire dalla pista che ricordava quelle delle automobiline. Ma l’aspetto televisivamente più divertente era la scenografia. Fra le curve 6-7-8 c’era un finto porticciolo, ma con barche vere, cioè yacht in vendita collocati su un vinile luccicante a rappresentare il mare.
Ma non basta: sulle barche, facevano bella mostra di sé alcune persone che assistevano alla corsa come fossero a Montecarlo. La pista ruotava attorno all’Hard Rock Stadium, un monumento alla
GRAN PREMIO DI FORMULA 1 M. Verstappen
In differita da Miami, su Tv8 per 1.861.000 spettatori, 14,1% di share
BIG SHOW Enrico Papi
sfarzosità del posto con una kitschissima statua dedicata a Dan Marino, famoso quarterback dei Miami Dolphins. Più che un autodromo sembrava uno spot turistico, tant’è vero che, nonostante le previsioni nefaste che prevedevano molti incidenti, la safety car è entrata una sola volta (siamo cinici: quando non ci sono incidenti la gara è più noiosa).
Tutto era finto, tutto era esageratamente trumpiano (l’ex presidente degli Usa risiede da queste parti e tutto gli assomiglia o viceversa). A un certo momento, nel dopo corsa, Max Verstappen ha fatto accenno al bere. Secondo Marc Gené il desiderio di dissetarsi nasceva dal caldo, da una temperatura bollente in corsa; secondo Carlo Vanzini il riferimento riguardava i brindisi della serata. Due interpretazioni entrambe vere o finte, non importa. A proposito di bere, Ferrari Trento è lo spumante ufficiale della Formula 1 e ha spodestato il tradizionale champagne.
La cosa curiosa è che in passato tra la casa vitivinicola trentina e Maranello c’è stata una lunga battaglia a suon di carte bollate per l’uso del nome Ferrari. Ma Giulio Ferrari ha creato lo spumante prima che Enzo Ferrari fondasse l’omonima casa automobilistica. Pace fatta da tempo: e questo è vero.