Corriere della Sera

«Putin non ci ha divisi»

Incontro Biden-Draghi. Il premier: Italia ed Europa per la pace. Il leader Usa: hai unito Ue e Nato

- di Marco Galluzzo, Giuseppe Sarcina e Fiorenza Sarzanini Fasano, Serafini, Soave

«Putin puntava a dividerci ma ha fallito»: Mario Draghi e Joe Biden concordano sulle cause della guerra in Ucraina. Il premier in visita alla Casa Bianca ha sottolinea­to che l’Unione europea vuole la pace. E ribadito la necessità di «utilizzare ogni canale per raggiunger­la, per un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili». Emergenza energetica, la Russia mette a rischio le forniture. Roma invia armi e soldati per aiutare Kiev.

WASHINGTON La premessa è comune. Joe Biden e Mario Draghi usano praticamen­te le stesse parole: «Putin pensava di poterci dividere, ma ha fallito». Accordo, anche, sulla necessità di continuare a sostenere la resistenza ucraina, inviando armi e finanziame­nti per l’economia. Ma c’è una differenza strategica. Il presidente del Consiglio, per evitare equivoci, la colloca all’interno del contesto politico, quello di un’alleanza solida: «I legami tra i nostri Paesi, tra gli Stati Uniti e l’Unione europea sono molto solidi. La guerra in Ucraina li ha resi ancora più forti. Siamo uniti nel condannare l’aggression­e da parte della Russia, nel sostenere l’Ucraina, come ci chiede il

presidente Zelensky, nell’imporre sanzioni alla Russia». Poi, però, aggiunge: «In Italia e nell’Unione europea ora la gente vuole vedere la fine di questa violenza, di questi massacri, di questa macelleria. Italia e Ue vogliono che si faccia tutto il possibile per riportare la pace nel nostro continente. Dobbiamo assicurare al più presto un cessate il fuoco, ottenere negoziati credibili». Poi nel faccia a faccia, Draghi ha detto: «La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri».

Il leader della Casa Bianca ha glissato, preferendo restare sul generico: «Lei è un buon amico e un grande alleato. I legami tra Stati Uniti e Italia hanno una lunga storia e un’Unione europea più forte è anche nell’interesse degli Usa. È una cosa buona per tutti».

L’Amministra­zione Biden in questa fase non considera credibile alcuna prospettiv­a di un negoziato «serio» con il Cremlino. È la linea, peraltro, sancita anche dal comunicato finale del G7 virtuale di domenica scorsa, dove non si fa alcun riferiment­o a una possibile trattativa. Draghi, però, ha voluto segnalare che gli «italiani e gli europei» proveranno a riallaccia­re il dialogo con Mosca, «anche se sarà difficile». È un fatto di grande importanza che il presidente del Consiglio lo abbia detto, parlando in inglese, nell’unico passaggio pubblico dell’incontro di ieri: i sette minuti nei quali è stato concesso a giornalist­i e telecamere di entrare nello Studio Ovale, prima che iniziasse il summit.

Draghi, dunque, sì è presentato a Washington non solo come il capo del governo italiano, ma come un leader europeo. Ha citato quattro volte «l’Unione europea e l’Europa» e due volte «l’Italia» o il «nostro Paese». Chiarament­e non è casuale e non è solo una questione di formazione culturale o un vezzo da ex presidente della Banca centrale europea. Draghi è venuto alla Casa Bianca per discutere di questioni che possono essere affrontate solo su scala sovranazio­nale. Così il presidente del Consiglio ha spiegato a Biden quale sarà l’ulteriore contributo dell’Italia all’Ucraina, ma la fornitura di armi, gli impegni per l’assistenza umanitaria vanno inseriti nello sforzo collettivo dell’Unione europea. Ci sono Paesi disponibil­i a consegnare più mezzi militari direttamen­te all’Ucraina, altri per i quali potrebbe essere più facile inviare missioni per rafforzare il fianco Est della Nato.

Pur con un breve cenno, Biden ha di fatto riconosciu­to a Draghi il ruolo di garante («lei è un grande alleato») di una coalizione politica solcata da divisioni sul punto cruciale dell’appoggio militare a Zelensky, fino «alla vittoria dell’Ucraina».

Anche gli altri temi in discussion­e hanno una dimensione continenta­le, se non mondiale. Il presidente americano avrebbe chiesto a Draghi se è possibile accelerare i tempi per affrancare l’Italia dalla dipendenza dall’energia russa. Biden si è impegnato ad aumentare il flusso di gas liquido verso l’Italia e verso l’Europa. Già nei giorni scorsi aveva dichiarato che avrebbe fatto il possibile per convincere l’industria petrolifer­a americana (interament­e privata) a dirottare ordinativi destinati a Giappone e Corea del Sud. Ma tutto ciò non basterà per sostituire nel breve periodo le forniture dei russi. Al momento il gas liquido americano copre circa l’1% del fabbisogno italiano. Il governo di Roma ha già iniziato a coinvolger­e le aziende italiane a stringere rapporti più stretti con le corporatio­n Usa. Servono contratti sul lungo periodo e, probabilme­nte, anche la partecipaz­ione a investimen­ti comuni per aumentare la produzione. Non a caso in questi giorni a Washington c’è anche l’amministra­tore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi. Inoltre Draghi ha sottolinea­to come «ci sia bisogno di un tetto al prezzo del gas a livello europeo».

Un po’ più semplice sembra il percorso sulle sanzioni. Biden ieri ha invitato all’incontro con il premier italiano anche la Segretaria al Tesoro, Janet Yellen. Draghi e Yellen si conoscono, e si stimano, dai tempi in cui guidavano rispettiva­mente Bce e Federal Reserve. I’Italia è tra i Paesi europei che soffre i maggiori contraccol­pi per il blocco imposto alla Russia. Draghi, però, ha garantito che non sarà lui a rompere il fronte comune.

La partita del gas Biden vorrebbe ridurre i tempi per affrancare l’Italia dalla dipendenza dall’energia russa

Mario Draghi

In Italia e nella Ue ora la gente vuole vedere la fine di questa violenza, di questi massacri, di questa macelleria Italia e Unione europea vogliono che si faccia tutto il possibile per riportare la pace nel nostro continente

33 i miliardi di dollari chiesti da Joe Biden al Congresso americano per finanziare l’Ucraina dal 24 febbraio in guerra contro la Russia

800 i milioni di euro che il governo Draghi ha stanziato per i profughi ucraini in Italia, con un aumento di 300 milioni rispetto alla cifra già decisa

Joe Biden©

C’è una cosa che apprezzo di Draghi: il suo sforzo di unire la Nato e la Ue. Era difficile credere che andassero di pari passo, una divisione era più probabile, ma il premier italiano è riuscito a farli andare insieme

 ?? ?? Il premier italiano Mario Draghi (74 anni) con il presidente degli Usa Joe Biden (79) nello Studio Ovale della Casa Bianca
Il premier italiano Mario Draghi (74 anni) con il presidente degli Usa Joe Biden (79) nello Studio Ovale della Casa Bianca
 ?? ?? A New York L’Empire State Building in giallo-azzurro
A New York L’Empire State Building in giallo-azzurro
 ?? ?? Solidariet­à Palazzo Chigi con i colori dell’Ucraina
Solidariet­à Palazzo Chigi con i colori dell’Ucraina

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