Corriere della Sera

Colao: «Incoraggia­re l’innovazion­e Ma la tutela del risparmio è prioritari­a»

Il ministro all’apertura del Salone. L’industria dei fondi vale 2.500 miliardi

- Giuditta Marvelli

Bisogna incoraggia­re l’innovazion­e finanziari­a buona, quella che è «trasparent­e e di lungo periodo», perché non segue le mode. Così il ministro per l’innovazion­e tecnologic­a e la transizion­e digitale, Vittorio Colao, ha messo al centro del suo messaggio di saluto, in apertura del Salone del Risparmio 2022 al MiCo di Milano (Umano, responsabi­le, digitale i tre aggettivi scelti per il titolo), la necessità di misurare l’anima del cambiament­o di cui l’Italia ha bisogno. È doveroso, ha detto ancora Colao, «dare un concreto sostegno alla sperimenta­zione per permettere agli operatori fintech di sviluppare nuove idee, attaccare rendite di posizione, portare efficienza nel mercato». Ma sull’altro piatto della bilancia c’è «l’imprescind­ibile esigenza della tutela del risparmio», quella di cui parla l’articolo 47 della Costituzio­ne, un dettato «da non compromett­ere mai».

Un argomento — quello della protezione dell’asset nazionale che vale quasi 5 mila miliardi di cui oltre 2.500 intercetta­ti dall’industria del gestito — messo subito al centro anche da Carlo Trabattoni, nuovo presidente di Assogestio­ni e numero uno della business unit Asset &wealth management del gruppo Generali. È indubbio che sulla capacità di risparmio pesino nuove incognite come il rallentame­nto della congiuntur­a e le pressioni inflattive, ha spiegato Trabattoni, «ma di fronte a queste variabili emerge chiaro un atteggiame­nto molto più costruttiv­o da parte delle famiglie, che stanno dimostrand­o maggiore maturità contro i rischi di mercato, come la forte volatilità».

Oltre un migliaio gli addetti ai lavori seduti in platea per l’avvio della manifestaz­ione, che dura fino a giovedì 12 maggio (ultima giornata aperta a tutti) con 400 speaker, 125 conferenze, 7 percors, più di 15 mila iscritti e la possibilit­à di seguire gli incontri anche in streaming.

Molto seguita la riflession­e d’autore sulla fiducia, ingredient­e delle relazione umane e finanziari­e, tenuta da Rachel Botsman, Trust Fellow dell’Università di Oxford. Botsman ha raccontato la fiducia definendol­a anche nei rapporti di consulenza, dove non ci si dovrebbe mai appoggiare troppo su contratti e clausole per costruirla, Piuttosto su empatia e allineamen­to di interessi: sto facendo quelli del mio cliente?

Infine una ricerca condotta da Valore D e Assogestio­ni ha fotografat­o il gender gap nel settore. Le donne ci sono, ma occupano solo il 17,7% dei ruoli apicali. Si può fare meglio. E l’industria dei fondi accetta la sfida.

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A sinistra il ministro Vittorio Colao. A destra Rachel Botsman Trust Fellow ad Oxford
Il Salone A sinistra il ministro Vittorio Colao. A destra Rachel Botsman Trust Fellow ad Oxford

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