«Ita Airways, valutiamo ogni proposta. Lo Stato può restare»
Il ministro Franco: offerte vincolanti entro il 23 maggio, richiamo tutti a mantenere un profilo istituzionale
Altri dodici giorni per inviare le offerte vincolanti per Ita Airways, poi la scelta del soggetto vincitore entro giugno, quindi cessione delle quote di maggioranza effettiva da dicembre. Se, nel frattempo, dovesse servire una ricapitalizzazione, il governo è autorizzato dalla Commissione europea a iniettare quest’anno 400 milioni di euro.
Il ministero dell’Economia e delle finanze tira dritto sulla privatizzazione della compagnia aerea — di cui è l’unico azionista — decollata sette mesi fa subentrando ad Alitalia. Ieri il ministro dell’Economia Daniele Franco, in audizione alla commissione Trasporti della Camera, ha confermato la tabella di marcia. «Il mandato del governo è di cedere la maggioranza — ha ricordato il ministro —, non è stato fissato un limite quantitativo, si è solo detto che la partecipazione residua del Mef non deve essere di controllo».
In corsa ci sono tre cordate: Msc-Lufthansa (la cui manifestazione d’interesse ha un valore di 1,2-1,4 miliardi di euro); il fondo statunitense Certares (che propone la partnership commerciale con Air France-Klm e Delta Air Lines) e l’altro fondo Usa, Indigo Partners (che investe nelle low cost come Wizz Air).
Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 23 maggio dopo l’analisi dei documenti contenuti nella data room di Ita Airways. Msc-Lufthansa e Certares sono entrate nella «stanza» virtuale già il 3 maggio, cosa che dovrà ancora fare Indigo, spiegano al Corriere fonti ministeriali.
Ita Airways — anche se la privatizzazione riguarda tecnicamente la società Italia Trasporto Aereo Spa — «sarà ceduta a chi presenterà l’offerta migliore sotto tutti i profili», ha proseguito il ministro. L’offerta dovrà contenere un piano industriale e indicare la quota che si intende rilevare.
Nel caso dovessero spuntarla Msc e Lufthansa si ipotizza un 60-65% per Msc (attraverso una società basata nell’Ue), 15-20% per Lufthansa e massimo 15% per il Tesoro.
Franco ha precisato che non si è «deciso quale debba essere il partner. Esamineremo le tre offerte, sperando che siano tre, in modo trasparente». Da quanto si apprende la settimana prossima i soggetti interessati si confronteranno con il Mef, gli advisor e Ita in vista dell’invio delle offerte vincolanti.
Il ministro ha toccato anche l’argomento dell’aumento di capitale che non sarà effettuato subito «perché per ora non c’è un problema di liquidità». In ogni caso Bruxelles ha autorizzato Roma a versare 400 milioni quest’anno. «Quando ci sarà bisogno procederemo rapidamente ad erogare la cassa». L’obiettivo, al Mef, è non dover effettuare alcun versamento oppure farlo fare ai nuovi azionisti di maggioranza.
Il ministro ha risposto a molte domande dei parlamentari negli ottanta minuti di audizione e allo stesso tempo ha richiamato «tutti a mantenere sempre un profilo istituzionale».