Corriere della Sera

Una nuova amica, con un tocco di magia

Gisella Laterza, in «Streghetta» (Salani), affronta il tema delicato della diffidenza tra mondi lontani

- Di Gabriela Lotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Miriam guardò fuori e qualcuno guardò lei (…). C’era una ragazzina fuori dalla finestra, appesa chissà dove, che si dondolava a testa in giù». Inizia così il racconto dal titolo Streghetta. Una strana compagna di banco (Salani editore, illustrazi­oni di Stefano Tambellini) consigliat­o ai ragazzini tra i 7 e i 12 anni e scritto da Gisella Laterza, giovane autrice bergamasca.

La piccola Miriam quella mattina era entrata per prima nella classe e, stupita da un incontro così strano, aprì la finestra senza farsi troppe domande.

La ragazzina a testa in giù è Priscilla: con grande entusiasmo fa una capriola, entra dalla finestra e si presenta. Quello che a Miriam sembra incredibil­e, a Priscilla sembra del tutto normale. Anche fisicament­e le due fanciulle sono agli antipodi: Priscilla ha capelli crespi che sparano da tutte le parti, occhi cangianti e un largo vestito viola; Miriam è ordinata e i suoi capelli sono fermati da un cerchietto.

Miriam è incuriosit­a dalla nuova arrivata. Priscilla sembra far fatica a capire che ciò che per gli esseri umani è dato per scontato per lei, che è una streghetta, non lo è affatto: non si atterra sul tetto di una scuola, ma si entra dal portone d’ingresso.

È una storia di amicizia e inclusione quella scritta da Gisella Laterza. La sua originalit­à sta proprio nel perseguire la normalità di tutti i giorni anziché cercare una facile via di fuga nella magia. Miriam aiuta Priscilla e le due fanciulle diventano amiche. La streghetta viene invece messa in difficoltà da Clarabella, l’antipatica, e dal bulletto Gianfrance­sco. Ma Priscilla impara a difendersi: a Clarabella si incendiano le punte dei capelli e a Gianfrance­sco i denti diventano blu finché non dice qualcosa di cortese.

Le due amiche studiano insieme, ma la villa stregata degli Applepot, la famiglia di Priscilla, accoglie Miriam con diffidenza. Incrociare i due mondi paralleli non è facile. E quando i genitori di Miriam propongono alla figlia di invitare a cena la famiglia Applepot, come andrà a finire?

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