Corriere della Sera

L’Orchestra ucraina scalda l’Eurovision

I Kalush in finale, standing ovation dal pubblico Apertura dello show con «Nessun dorma» Omaggio di Laura Pausini a Raffaella Carrà

- DAI NOSTRI INVIATI Renato Franco Andrea Laffranchi

TORINO Globale (40 nazioni partecipan­ti) e locale (i cantanti sono praticamen­te tutti sconosciut­i eccetto che nel proprio Paese d’origine), vette trash, estetica da capodanno al Billionair­e quando arrivano le bottiglie di champagne con il fuoco dei bengala (vedi il momento flambé a inizio show): l’Eurovision Song Contest si è acceso ieri sera con la sua atmosfera da circo che unisce l’Europa in un abbraccio da 200 milioni di spettatori. Sintetizza il messaggio l’amministra­tore delegato della Rai, Carlo Fuortes: «Dalla musica arriva un invito a un futuro insieme, in un momento delicato per l’Europa».

Scaletta rigidissim­a, pochi svolazzi, altro che le maratone di Sanremo. La versione internazio­nale con la conduzione dal palco e in inglese del trio Cattelan-Mika-Pausini: stile asciutto e banale, ma la colpa è del format che prevede vigili piuttosto che presentato­ri. Per la diretta su Rai1 si aggiungono le voci fuori campo di Carolina Di Domenico, Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio che fanno radio più che tv: i primi due più istituzion­ali; l’altro che alterna giudizi tecnici e aneddoti personali interessan­ti solo perché totalmente fuori contesto («ho avuto un fidanzato svizzero che mi ha lasciato»; «sono un infedele di natura, andrò all’inferno»). Italianità in apertura: omaggio al genio di Leonardo Da Vinci e al «Nessun dorma» di Puccini massacrato da un’arpa laser.

La prima a salire sul palco è l’albanese Ronela Hajati che ha fatto parlare di sé più per gli (osceni) attacchi di body shaming piuttosto che per una canzone, quella sì, brutta forte. Il momento più atteso arriva con l’ucraina Kalush Orchestra, la band che mescola rap e folk e solleva un inevitabil­e moto di solidariet­à collettiva: standing ovation ma l’Eurovision non è Sanremo, la regia non indugia, il tempo per gli applausi è uguale per tutti.

Il trash è una costante dell’Eurovision. La gara al ribasso se la giocano i norvegesi Subwoolfer, testo nonsense e maschere gialle da lupo, e il mischione fra folklore dei Carpazi e country da festa della birra dei moldavi Zdob si Zdub. Bene l’Armenia folk (non folklore) di Rosa Linn, l’essenziali­tà dell’olandese S10 e l’eleganza anni ‘20 della lituana Monika Liu.

Un treno che fila dritto verso il verdetto di televoto e giurie nazionali. Prima ci sono gli ospiti. Diodato avrebbe dovuto partecipar­e all’Esc nel 2020 dopo la vittoria a Sanremo di «Fai rumore». Gara annullata causa pandemia. Non si sente in credito. «Il biglietto per queste montagne russe l’ho comprato io: non chiedo indietro i soldi. Questa è una bella chiusura del cerchio. Sul palco ho portato un racconto che partiva dall’isolamento al pianoforte per arrivare al contatto fisico dei ballerini simbolo di un’umanità che da congelata torna alla vita». Italianità anche in chiusura: Pausini ricorda Raffaella Carrà e Dardust omaggia la dance italiana, quella che esportava in tutto il mondo, con un geniale viaggio fra pianoforte, elettronic­a, percussion­i tribali: Moroder, Robert Miles, Eiffel 65, Gigi D’Agostino per sfociare nel suo ultimo singolo con Benny Benassi e Sophie and the Giants.

Vanno in finale in 10: Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia, Olanda.

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(foto Ap) Tra folk e rap La Kalush Orchestra sul palco: la band ucraina è considerat­a da tutti i bookmaker favorita per la vittoria. Il gruppo è in gara con la canzone «Stefania», dedicata a tutte le madri del loro Paese
 ?? ?? Il rumore di Diodato Ieri si è esibito Diodato con «Fai rumore». Nel 2020 aveva cantato senza pubblico
Il rumore di Diodato Ieri si è esibito Diodato con «Fai rumore». Nel 2020 aveva cantato senza pubblico
 ?? ?? L’Albania eliminata Ronela Hajati ha inaugurato la serata della semifinale Eurovision ma è stata eliminata
L’Albania eliminata Ronela Hajati ha inaugurato la serata della semifinale Eurovision ma è stata eliminata
 ?? ?? Voce dalla Croazia Tra gli artisti che si sono qualificat­i per la finale anche Mia Dimšic con «Guilty pleasure»
Voce dalla Croazia Tra gli artisti che si sono qualificat­i per la finale anche Mia Dimšic con «Guilty pleasure»
 ?? ?? Abbraccio Da sinistra Alessandro Cattelan, 41 anni, Laura Pausini, 47, e Mika, 38
Abbraccio Da sinistra Alessandro Cattelan, 41 anni, Laura Pausini, 47, e Mika, 38
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