«Molestie al party inaugurale». Ma il Comune nega
TORINO «Ero con le altre volontarie dell’Eurovision al party della Reggia di Venaria. Ci stavamo divertendo quando si sono avvicinati i ballerini di un’altra delegazione. Dopo un po’ abbiamo sentito le loro mani addosso. Sempre più giù, fino al sedere. Quando ci siamo rese conto di quello che stava capitando, abbiamo cambiato stanza della festa». Francesca (il nome è di fantasia) è una delle volontarie che il Comune di Torino ha assegnato a ogni artista partecipante all’Eurovision.
Al termine della cerimonia di inaugurazione di domenica alcune di loro hanno denunciato sulla loro chat, un canale creato per scambiarsi i biglietti omaggio, di essere state molestate da alcuni componenti degli staff dei cantanti.
«Uno della delegazione continuava a mettermi le mani sulla vita...», ha raccontato una delle giovani nel gruppo Whatsapp.
Al momento non risultano denunce alle forze dell’ordine. Dal Comune smentiscono l’accaduto. I responsabili dei 120 volontari presenti alla festa dicono di non aver visto comportamenti irrispettosi. E aggiungono: «Forse nelle chat c’è stato qualche commento sopra le righe, ma tutto riconducibile all’entusiasmo del party»
Il riferimento è alla festa esclusiva organizzata dopo la sfilata di presentazione. Un evento riservato agli invitati (muniti di braccialetto blu), alle autorità, agli staff internazionali e ai loro assistenti con la maglia arancione, in particolare ragazze appena ventenni. «All’inizio il clima era quello un tranquillo rinfresco. Poi è diventato una festa sfrenata. Si beveva gratis e c’erano persone ubriache —racconta una delle giovani —. Una volontaria ha dovuto chiedere al manager della sua delegazione di smettere di toccarla. Un’altra ha respinto malamente il tentativo di un cantante che voleva baciarla».