La riforma

Nuova Champions quattro club in più 8 partite per squadra e campionato unico

La Champions League cambia formato, si allarga passando da 32 a 36 squadre. La riforma, varata nell’aprile 2021 nei giorni della Superlega (poi abortita), è stata ritoccata al Congresso Uefa di Vienna. La nuova formula prevede un campionato tra le squadre con il «sistema svizzero». Non più gruppi con gare di andata e ritorno, ma 8 partite garantite per ogni club (all’inizio erano 10) che giocherà 4 match in casa e 4 fuori. Delle 36 squadre in gara le prime 8 del «campionato» vanno agli ottavi, dal 9° al 24° posto giocheranno i playoff per determinare le altre qualificate. Stessa formula per Europa League e Conference League. Il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin ha sottolineato che «tutte le partite prima della finale si giocheranno a metà settimana, per salvaguardare i tornei nazionali». I quattro posti in più saranno così assegnati: uno alla squadra terza nel campionato del Paese che, in quel momento, sarà quinto nel ranking Uefa (oggi la Francia), un altro al campione di un Paese che non ha posti garantiti. Gli altri due non in base al ranking «storico» ma a quello della stagione precedente, ovvero alle federazioni che hanno ottenuto il miglior risultato collettivo nella stagione precedente. Attualmente uno andrebbe all’Inghilterra e uno all’Olanda, ma questi ogni anno varieranno.