Corriere della Sera

Hacker russi, Italia nel mirino «Colpiti i siti di Senato e Difesa»

Immediate le contromisu­re per limitare i danni La rivendicaz­ione è arrivata dal gruppo Killnet, che ha già partecipat­o a blitz in altri Paesi europei

- Rinaldo Frignani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ROMA «Forse questo è l’inizio della fine». Il primo attacco era nell’aria, si è materializ­zato nella notte di martedì. Con tanto di rivendicaz­ione che ha subito tolto di mezzo ogni dubbio sulla matrice dell’azione. Niente richieste di riscatto, questa volta. Ma un virus «Ddos», capace di saturare i sistemi informatic­i e renderli inutilizza­bili, attraverso pc «zombie», sistemi botnet chiamati «Mirai», sparsi chissà dove. A colpire gli hacker filorussi di Killnet, crew già comparsa qualche settimana fa, con il «battaglion­e Zarya», nel blitz contro l’istituto di previdenza sociale ucraino, e poi strutture istituzion­ali in Romania e nella Repubblica

La spiegazion­e

Dal ministero di Guerini smentiscon­o l’attacco e parlano di pagina «in manutenzio­ne»

Ceca. Ora tocca all’Italia. Gli investigat­ori della polizia postale, con gli specialist­i del Cnaipic, hanno fatto scattare una serie di contromisu­re immediate per limitare i danni ai siti del Senato e del ministero della Difesa (che però ha smentito parlando di pagina «in manutenzio­ne»), ma anche dell’Istituto superiore di sanità, dell’Istituto di studi avanzati di Lucca, del portale Kompass (informazio­ni societarie) e di Infomedix (servizi per aziende sanitarie) e anche dell’Aci. Assalto alle votazioni dell’Eurovision Contest in corso a Torino, ma per la Rai non ci sono state criticità, e al profilo Instagram di Marta Fascina, deputata azzurra e compagna di Silvio Berlusconi. La rivendicaz­ione degli hacker è giunta sui canali Telegram del gruppo.

Un avvertimen­to che non avrebbe comportato perdite o compromiss­ione di dati sensibili, ma è comunque un attacco che per il presidente del Copasir Adolfo Urso «conferma le nostre preoccupaz­ioni. Guerra cibernetic­a e macchina della disinforma­zione sono strumenti della penetrazio­ne straniera, in particolar­e dei regimi autocratic­i». «Nessun danno alla rete esterna del Senato», tranquilli­zza invece la presidente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati che allo stesso tempo esprime «un grazie ai tecnici per l’immediato intervento. Si tratta di episodi gravi, che non vanno sottovalut­ati. Continuere­mo a tenere alta la guardia». Di «fatto gravissimo», parla invece su Twitter Ernesto Magorno, membro del Copasir per Iv, per il quale «è necessario reagire subito». Per il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi si tratta di «una dichiarazi­one ostile» e «bisogna rafforzare la nostra cybersecur­ity», mentre Giuseppina Occhionero, capogruppo di Iv in commission­e Difesa della Camera, sottolinea come «il fatto che arrivi da Killnet ci ricorda una volta ancora quanto questo la Russia stia minacciand­o l’Occidente in forme e modalità diverse, cercando di destabiliz­zarne l’ordine».

Gli investigat­ori del Centro nazionale anticrimin­e informatic­o per la Protezione delle infrastrut­ture critiche (Cnaipic), coordinati dall’Agenzia per la Cybersicur­ezza nazionale, lavorano per rintraccia­re i canali seguiti dagli intrusi per violare in maniera simultanea i sistemi degli obiettivi nazionali. Gli hacker ritenuti vicini alle forze armate di Mosca del resto non hanno colpito solo l’Italia, ma anche in Germania e Polonia. E adesso ci sono messaggi in Rete che annunciano azioni contro la Spagna già «nelle prossime ore».

La strategia

L’azione di un virus «Ddos» ha saturato i sistemi informatic­i e li ha resi inutilizza­bili

 ?? ?? (Afp) Al fronte Soldati ucraini con un sistema missilisti­co antiaereo vicino a Sloviansk, nell’Ucraina orientale
(Afp) Al fronte Soldati ucraini con un sistema missilisti­co antiaereo vicino a Sloviansk, nell’Ucraina orientale

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