Corriere della Sera

Eni, sì dei soci al dividendo Al Tesoro e Cassa depositi assegno da 940 milioni

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Sì dell’assemblea dei soci Eni al bilancio 2021 chiuso con un utile netto di 7,674 miliardi e all’assegno da 940,6 milioni per il Tesoro e la Cassa depositi e prestiti (Cdp), azionisti con il 30,33% del gruppo dell’energia. Il ricco dividendo è destinato ad aumentare il prossimo anno con la cedola che salirà a 88 centesimi per azione «grazie alla forte generazion­e di cassa operativa» prevista a per 14 miliardi di euro come indicato nel piano strategico presentato nel marzo scorso dall’amministra­tore delegato Claudio Descalzi (nella foto). All’azionista pubblico andranno dunque il prossimo anno 962,5 milioni, così suddivisi: 823,8 milioni alla Cassa depositi e prestiti, per la quota del 25,96% e al ministero dell’Economia 138,7 milioni in virtù del suo 4,37%. Il gruppo rafforza intanto l’impegno per la decarboniz­zazione, come evidenzia «Eni for 2021 — A just transition», il 16esimo report di sostenibil­ità. «Un impegno tanto più forte oggi, alla luce della guerra in Ucraina», ha commentato Descalzi per il quale è necessario «aumentare gli sforzi per garantire la sicurezza energetica europea».

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