Corriere della Sera

Rivelazion­i in Eurovision

La semifinale a Torino del Song Contest è stata seguita da 5 milioni 507 mila telespetta­tori «Il presidente Macron voleva eliminare i Måneskin» Mahmood e Blanco: «Non siamo qui per vincere»

- DAL NOSTRO INVIATO Andrea Laffranchi

TORINO Qualcuno sente l’ansia della finale. A qualcuno è invece passata guardando i dati di ascolto. L’Eurovision Song Contest è partito bene: la prima semifinale, senza italiani in gara, ha avuto una media di 5 milioni e 507 mila telespetta­tori con una share del 27 per cento. Un sospiro di sollievo per la Rai, visto che quest’anno l’impegno produttivo è sulle spalle dell’Italia come Paese ospite. Giornata di leggerezza anche per i primi 10 concorrent­i che hanno guadagnato la finale di sabato: Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia e Paesi Bassi. A loro se ne aggiungera­nno altri 10 dalla semifinale di questa sera. Fra i 18 in cerca di un posto anche Achille Lauro che difende i colori di San Marino e ieri alle prove aperte alla stampa è stato il più applaudito assieme alla svedese Cornelia Jakobs. Qualificat­i di diritto ci saranno i Big Five, i fondatori dell’Eurovision­e, ovvero Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia.

«Un po’ di ansietta c’è», confessano Mahmood e Blanco, impegnati in questi giorni fra prove e interviste con i media continenta­li. Non è la pressione di essere fra i favoriti a preoccupar­li. «Vogliamo fare una bella esibizione. Non siamo qui per vincere. Nel 2019 sono arrivato secondo e grazie a questa esperienza ho fatto il mio primo tour europeo. Le prove vanno bene, ma manca ancora quella stellina in più», dice Mahmood. Rilancia il collega: «Dobbiamo buttare giù il muro e portare la musica italiana all’estero, a prescinder­e da Esc». Intanto è in arrivo un remix di Brividi dei Meduza, trio di dj italiani ricercati nei club di tutto il mondo. La principale curiosità della stampa estera nei loro confronti è sul senso della canzone. «Noi gli spieghiamo che parla di amore, ma non solo un tipo di amore, e libertà», dice Mahmood.

Sembrano una coppia rodata, ma più che in una del cinema o della musica si vedono come una coppia di Pokemon. Mahmood paragona Blanco a Bellsprout, una specie di germoglio con bocca gigante; l’altro gli restituisc­e un paragone con Blastoise, tartaruga armata di cannoni. Un disco o un tour insieme? «Sarebbe figo — sospira Mahmood — ma richiedere­bbe un duro lavoro e finito questo mi chiudo in una tomba per due anni a riposarmi».

L’Ucraina è data per favorita sull’onda dell’empatia generata dall’invasione russa. Mahmood ricama con la voce sul ritornello di Stefania. «Bisogna essere sinceri — dice Blanco —. Su un tema così grande qualsiasi cosa diciamo suona banale. Non siamo noi a cambiare il mondo anche se speriamo che da qui arrivi un messaggio che unisce. E comunque la Kalush Orchestra ha talento indipenden­temente dalla tragedia». Dalle crisi internazio­nali al gossip geopolitic­o. Lo scorso anno la Francia aveva cercato di macchiare la vittoria italiana accusando Damiano David dei Måneskin di aver sniffato cocaina in diretta. «È stato un bel casino — ha confessato alla Bbc il presentato­re francese Stéphane Bern —: quella sera ho ricevuto così tanti messaggi sul mio telefonino, persino uno del presidente Macron. Mi dicevano che i Måneskin erano da squalifica e che avrei dovuto fare qualcosa». Fra i messaggi c’era anche quello del ministro francese degli Affari europei, ma secondo Bern è stata la presidente dell’Eurovision­e, la francese Delphine Ernotte, a suggerire di evitare reclami ufficiali perché «si vince per merito».

 ?? ?? Sul palco Da sinistra, Mahmood (29 anni) e Blanco (19 anni) che confessano di avere un po’ di ansia, ma spiegano che non è la pressione di essere fra i favoriti a preoccupar­li, ma la voglia di «fare una bella esibizione». A destra, Laura Pausini (47 anni) una delle tre conduttric­i insieme a Mika e Alessandro Cattelan
Sul palco Da sinistra, Mahmood (29 anni) e Blanco (19 anni) che confessano di avere un po’ di ansia, ma spiegano che non è la pressione di essere fra i favoriti a preoccupar­li, ma la voglia di «fare una bella esibizione». A destra, Laura Pausini (47 anni) una delle tre conduttric­i insieme a Mika e Alessandro Cattelan
 ?? ?? Il trofeo I Måneskin vincitori dell’Eurovision 2021
Il trofeo I Måneskin vincitori dell’Eurovision 2021

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